Muovendo da un rilettura e da un approfondimento interpretativo delle cosiddette Carte Rolland, l’insieme di note stilate da Serra in vista di un saggio mai portato a termine sull’autore del Jean Christophe, l’intervento investiga le ragioni e i modi con cui l’ultimo Serra, nell’inquieto ordine di idee da cui, dopo le "Lettere", sortiscono il "Ringraziamento a una ballata di Paul Fort" e l’ "Esame di coscienza di un letterato", si impegna in un dialogo assiduo ed intenso con la nuova letteratura francese e con le sue premesse simboliste. In particolare l’analisi si concentra sulla presenza alta e vibrante di Rimbaud, al quale Serra, nello stesso giro di mesi in cui lo scoppio della Grande Guerra decide del suo destino di letterato e di uomo, progetta di dedicare un saggio. Anche attraverso elementi e contenuti fattuali qui portati alla luce per la prima volta (l’apparizione anonima del poeta della "Saison en enfer" alla fine della prima parte dell’Esame di coscienza; la conoscenza diretta da parte di Serra della «NRF» e in particolare dei testi di un critico al quale il lettore di Cesena è stato più volte accostato, Jacques Rivière), il contributo illumina gli slanci, le tensioni, le aporie che attraversano il disegno o il tentativo finale di Serra di identificare nella letteratura e nella critica, tra lirismo e coscienza, il luogo di una ri-creazione dell’Io e del suo rapporto ontico con il mondo.
Serra, Rimbaud e le antinomie della letteratura / Zanetti, Giorgio. - (2018), pp. 141-175.
Serra, Rimbaud e le antinomie della letteratura
Giorgio Zanetti
2018
Abstract
Muovendo da un rilettura e da un approfondimento interpretativo delle cosiddette Carte Rolland, l’insieme di note stilate da Serra in vista di un saggio mai portato a termine sull’autore del Jean Christophe, l’intervento investiga le ragioni e i modi con cui l’ultimo Serra, nell’inquieto ordine di idee da cui, dopo le "Lettere", sortiscono il "Ringraziamento a una ballata di Paul Fort" e l’ "Esame di coscienza di un letterato", si impegna in un dialogo assiduo ed intenso con la nuova letteratura francese e con le sue premesse simboliste. In particolare l’analisi si concentra sulla presenza alta e vibrante di Rimbaud, al quale Serra, nello stesso giro di mesi in cui lo scoppio della Grande Guerra decide del suo destino di letterato e di uomo, progetta di dedicare un saggio. Anche attraverso elementi e contenuti fattuali qui portati alla luce per la prima volta (l’apparizione anonima del poeta della "Saison en enfer" alla fine della prima parte dell’Esame di coscienza; la conoscenza diretta da parte di Serra della «NRF» e in particolare dei testi di un critico al quale il lettore di Cesena è stato più volte accostato, Jacques Rivière), il contributo illumina gli slanci, le tensioni, le aporie che attraversano il disegno o il tentativo finale di Serra di identificare nella letteratura e nella critica, tra lirismo e coscienza, il luogo di una ri-creazione dell’Io e del suo rapporto ontico con il mondo.File | Dimensione | Formato | |
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