A partire dall’assunzione del principio riflessivo della tolleranza (tolleranza del tollerante), possono venire elaborate due differenti strategie integrative “realiste”: 1) quella assimilazionista, che persegue la sicurezza sociale attraverso la presunta “neutralità” delle istituzioni, negando la possibilità di esprimere pubblicamente le differenze ritenute “incompatibili” con i princìpi dell’ordinamento giuridico democratico e con i diritti fondamentali. Come criteri di compatibilità, i diritti fondamentali vengono intesi in questo caso come valori “irrinunciabili”. Tale strategia, perciò, tende ad incrementare il conflitto sociale, poiché “traccia confini tra amici e nemici” e spinge alla formazione di società parallele, per cui i comportamenti e le istituzioni che sono contrastati mediante il ricorso agli strumenti repressivi e sanzionatori del diritto non spariscono, ma divengono invisibili. 2) La strategia inclusiva, invece, fonda il suo realismo sul tentativo di non innescare “conflitti profondi” su valori e concezioni della vita, mirando a non discriminare per principio la diversità di comportamenti ed istituzioni estranei al nostro ordinamento. È risaputo che la posizione realistica tradizionale ha un’impostazione muscolare e non disdegna le prove di forza e le contrapposizioni “noi-loro”. Tuttavia, l’utilità e la sicurezza della società possono essere perseguite realisticamente anche mirando alla pace sociale e all’accomodamento dei conflitti. In questa prospettiva, la strategia realistica prende le mosse da alcuni principi fondamentali giuridicamente stabiliti e che pongono le “condizioni di possibilità” giuridiche per l’esistenza della società multiculturale. A partire da queste circostanze reali vengono tratte delle conseguenze e proposte delle soluzioni che sono normative, ma che si possono realizzare a partire dall’esistente base empirica (la società multiculturale) e normativa (i princìpi costituzionali).
Qual è il realismo più realistico per la società multiculturale? Una proposta sociologico-giuridica / Belvisi, Francesco. - (2018), pp. 173-196.
Qual è il realismo più realistico per la società multiculturale? Una proposta sociologico-giuridica.
Francesco Belvisi
2018
Abstract
A partire dall’assunzione del principio riflessivo della tolleranza (tolleranza del tollerante), possono venire elaborate due differenti strategie integrative “realiste”: 1) quella assimilazionista, che persegue la sicurezza sociale attraverso la presunta “neutralità” delle istituzioni, negando la possibilità di esprimere pubblicamente le differenze ritenute “incompatibili” con i princìpi dell’ordinamento giuridico democratico e con i diritti fondamentali. Come criteri di compatibilità, i diritti fondamentali vengono intesi in questo caso come valori “irrinunciabili”. Tale strategia, perciò, tende ad incrementare il conflitto sociale, poiché “traccia confini tra amici e nemici” e spinge alla formazione di società parallele, per cui i comportamenti e le istituzioni che sono contrastati mediante il ricorso agli strumenti repressivi e sanzionatori del diritto non spariscono, ma divengono invisibili. 2) La strategia inclusiva, invece, fonda il suo realismo sul tentativo di non innescare “conflitti profondi” su valori e concezioni della vita, mirando a non discriminare per principio la diversità di comportamenti ed istituzioni estranei al nostro ordinamento. È risaputo che la posizione realistica tradizionale ha un’impostazione muscolare e non disdegna le prove di forza e le contrapposizioni “noi-loro”. Tuttavia, l’utilità e la sicurezza della società possono essere perseguite realisticamente anche mirando alla pace sociale e all’accomodamento dei conflitti. In questa prospettiva, la strategia realistica prende le mosse da alcuni principi fondamentali giuridicamente stabiliti e che pongono le “condizioni di possibilità” giuridiche per l’esistenza della società multiculturale. A partire da queste circostanze reali vengono tratte delle conseguenze e proposte delle soluzioni che sono normative, ma che si possono realizzare a partire dall’esistente base empirica (la società multiculturale) e normativa (i princìpi costituzionali).File | Dimensione | Formato | |
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