Il contributo presenta i principali riferimenti teorici e l'impianto metodologico del sistema di valutazione della qualità dei servizi educativi per la prima infanzia elaborato e sperimentato in Regione Emilia-Romagna. Nell'ambito di un approccio valutativo che valorizza la dimensione negoziale, partecipativa e formativa, il sistema di auto-eterovalutazione si caratterizza in primo luogo per una struttura multilivello funzionale al governo della rete territoriale dei servizi, articolandosi a livello di singolo servizio, coordinamento pedagogico provinciale e gruppo di monitoraggio regionale. Il processo di valutazione formativa della qualità si connota come un processo intersoggettivo e transattivo che valorizza il dialogo e il confronto tra prospettive e punti di vista diversi (Fetterman, 2001; Hanberger, 2004; Bondioli, Ferrari, 2004): le educatrici, i coordinatori pedagogici dei servizi oggetto di valutazione e i coordinatori pedagogici degli altri servizi presenti sul territorio. Il confronto tra valutatori interni ed esterni, che intende sottrarsi ad una dinamica di tipo certificativo, si sviluppa nella logica di un processo che ha il fine di promuovere la riflessività del gruppo di lavoro, che è orientato all'azione e che vuole evitare il rischio dell'autoreferenzialità della valutazione.
I riferimenti teorici e l'impianto metodologico del sistema di valutazione regionale / Gariboldi, Antonio. - (2017), pp. 35-51.
I riferimenti teorici e l'impianto metodologico del sistema di valutazione regionale
Antonio Gariboldi
2017
Abstract
Il contributo presenta i principali riferimenti teorici e l'impianto metodologico del sistema di valutazione della qualità dei servizi educativi per la prima infanzia elaborato e sperimentato in Regione Emilia-Romagna. Nell'ambito di un approccio valutativo che valorizza la dimensione negoziale, partecipativa e formativa, il sistema di auto-eterovalutazione si caratterizza in primo luogo per una struttura multilivello funzionale al governo della rete territoriale dei servizi, articolandosi a livello di singolo servizio, coordinamento pedagogico provinciale e gruppo di monitoraggio regionale. Il processo di valutazione formativa della qualità si connota come un processo intersoggettivo e transattivo che valorizza il dialogo e il confronto tra prospettive e punti di vista diversi (Fetterman, 2001; Hanberger, 2004; Bondioli, Ferrari, 2004): le educatrici, i coordinatori pedagogici dei servizi oggetto di valutazione e i coordinatori pedagogici degli altri servizi presenti sul territorio. Il confronto tra valutatori interni ed esterni, che intende sottrarsi ad una dinamica di tipo certificativo, si sviluppa nella logica di un processo che ha il fine di promuovere la riflessività del gruppo di lavoro, che è orientato all'azione e che vuole evitare il rischio dell'autoreferenzialità della valutazione.File | Dimensione | Formato | |
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