Prove di reddito minimo. La sperimentazione della nuova social card: disegno, attuazione, prospettive

At the end of 2011, Italy experienced one of its worst economic and financial crises. Against a backdrop of severe austerity measures, a pilot of an anti-poverty scheme was launched, with limited resources involving the 12 largest cities. This brief note recollects – from the perspective of the authors, directly involved in the design of the measure – the rationale behind the difficult choices made, the obstacles encountered along the way, the directions taken by the three Governments since 2011 in the fight against poverty, which always assumed the pilot as a reference frame. This is the case also for the first National Plan for the fight against poverty, announced in the 2016 Budget Law.

In questa nota, a quattro anni dall’approvazione della norma che l’ha resa possibile, gli autori richiamano il contesto, difficile, in cui la Nuova social card è stata da loro concepita e proposta e il percorso, non proprio lineare, che, anche grazie al forte sostegno dei ministri che si sono susseguiti alla guida del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Fornero, Giovannini e Poletti), ha portato, dapprima, alla sua sperimentazione nei dodici comuni con più di 250.000 abitanti e ha aperto, poi, la strada al primo Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale che il governo Renzi si appresta a varare e che di questa sperimentazione costituisce, dichiaratamente, un’estensione, un rafforzamento e un consolidamento.