Nella quotidiana pratica clinica è esperienza comune trovarsi di fronte a bambini il cui quadro neurologico, nei primi mesi di vita, non sempre risulta chiaro, suscitando il dubbio di trovarsi di fronte alla patologia vera e propria, o a varianti para-fisiologiche della normalità. Questo deriva dal fatto che non esiste una consensus internazionale sui disturbi neurologici minori nei primi mesi di vita, ma anche e soprattutto dal fatto che, prima di parlare di ciò che risulta essere patologico o potenzialmente tale, dovremmo avere ben in mente ciò che risulta essere “normale”. In merito a questo non possiamo non citare Ronald Illingworth, medico inglese vissuto nel ventesimo secolo e divenuto uno dei più importanti esponenti della pediatria dello sviluppo, trasformando la pratica clinica con il suo esempio e le sue innumerevoli pubblicazioni. Lui diceva «Chi si occupa del bambino (pediatra) deve conoscere la normalità, come il chirurgo conosce l’anatomia» e ancora «siamo tutti in grado di dire quale sia il livello medio di sviluppo di un bambino a una determinata età, ma nessuno può dire ciò che è normale, perché è impossibile tracciare la linea di demarcazione tra normale e anormale». Guardando a queste affermazioni, questo capitolo vuole chiarire dapprima cosa possiamo ritenere normale a una determinata età dello sviluppo e successivamente enucleare quali invece siano i disturbi neurologici minori dei primi due anni di vita.
Disturbi neurologici minori nel neonato pretermine / Lucaccioni, Laura; Martignoni, Laura; Talucci, Giovanna; Della Casa Muttini, Elisa; Ori, Luca; Lugli, Licia; Guidotti, Isotta; Berardi, Alberto; Bertoncelli, Natascia; Ferrari, Fabrizio.. - (2017), pp. 43-52.
Disturbi neurologici minori nel neonato pretermine
Lucaccioni Laura;Martignoni Laura;Talucci Giovanna;Ori Luca;Lugli Licia;Guidotti Isotta;Ferrari Fabrizio.
2017
Abstract
Nella quotidiana pratica clinica è esperienza comune trovarsi di fronte a bambini il cui quadro neurologico, nei primi mesi di vita, non sempre risulta chiaro, suscitando il dubbio di trovarsi di fronte alla patologia vera e propria, o a varianti para-fisiologiche della normalità. Questo deriva dal fatto che non esiste una consensus internazionale sui disturbi neurologici minori nei primi mesi di vita, ma anche e soprattutto dal fatto che, prima di parlare di ciò che risulta essere patologico o potenzialmente tale, dovremmo avere ben in mente ciò che risulta essere “normale”. In merito a questo non possiamo non citare Ronald Illingworth, medico inglese vissuto nel ventesimo secolo e divenuto uno dei più importanti esponenti della pediatria dello sviluppo, trasformando la pratica clinica con il suo esempio e le sue innumerevoli pubblicazioni. Lui diceva «Chi si occupa del bambino (pediatra) deve conoscere la normalità, come il chirurgo conosce l’anatomia» e ancora «siamo tutti in grado di dire quale sia il livello medio di sviluppo di un bambino a una determinata età, ma nessuno può dire ciò che è normale, perché è impossibile tracciare la linea di demarcazione tra normale e anormale». Guardando a queste affermazioni, questo capitolo vuole chiarire dapprima cosa possiamo ritenere normale a una determinata età dello sviluppo e successivamente enucleare quali invece siano i disturbi neurologici minori dei primi due anni di vita.Pubblicazioni consigliate
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