Obiettivi. La terapia preoperatoria (TP) offre l’opportunità di valutare in vivo l’effetto del trattamento sul tumore e sul suo microambiente. Questa analisi si propone di correlare l’espressione di una serie di biomarcatori cellulari alla risposta dopo TP e di valutare l’effetto della TP sull’espressione di tali biomarkers (ed il loro significato prognostico). Pazienti e metodi. Sono state incluse 189 pazienti (pz.) con diagnosi di carcinoma mammario in stadio II-IIIB all’esordio e trattate con TP (antracicline e taxani nel 84% dei casi). I seguenti biomarcatori sono stati valutati sul prelievo bioptico (basale) e, dopo 3-4 cicli di TP, sul pezzo operatorio: RE, RPg, grading, HER2, Ki-67, p53, EGFR e VEGFR. Risultati. Caratteristiche delle pz. Età mediana alla diagnosi: 51 anni (27-73 anni); stadio clinico: IIA-B 78%, IIIA-B 22%; RE+ e/o RPg+: 77%; HER2+: 20%; grado istologico 3: 58%. Una risposta obiettiva si è osservata nel 70% dei casi; il 39% delle pz. si è sottoposta a chirurgia conservativa. Una risposta patologica completa (pRC) si è ottenuta nel 8.3% dei casi. La probabilità di ottenere una pRC è risultata significativamente maggiore nelle pz. con RE- rispetto a quelle con RE+ (20% vs 3%, p=0.005) e con grado istologico 3 verso 1-2 (14% vs 2%, p=0.049). L’espressione mediana dei biomarcatori al basale è risultata: RE 62.5%, RPg 9%, Ki-67 25%, p53 2%, EGFR 0%, VEGFR 2%. L’espressione mediana dopo TP è risultata: RE 60%, RPg 3%, Ki-67 15%, p53 4%, EGFR 0%, VEGFR 0%. La differenza nell’espressione dei biomarcatori prima e dopo TP è stata valutata con il Wilcoxon-matched- pairs-signed-rank-test: si è osservata una riduzione significativa nell’espressione di RPg (p=0.017), Ki-67 (p<0.0001) e VEGFR (p=0.006). Una migliore sopravvivenza libera da malattia (DFS) si è osservata nelle pz. con Ki-67<15% al basale; una migliore sopravvivenza globale si è osservata nelle pz. con ER+ e con p5310% al basale. Dopo TP, il Ki-67 >15% e la positività per il VEGFR predicono una ridotta DFS. Conclusioni. In questa casistica, la TP induce una significativa riduzione di Ki-67 e dell’espressione di RPg e VEGFR. La modulazione di Ki-67 e di VEGFR indotta dal trattamento può rivelarsi utile per selezionare pazienti a diverso rischio di ripresa di malattia dopo TP.
MODULAZIONE DELL’ESPRESSIONE DI BIOMARCATORI E PROGNOSI IN PAZIENTI AFFETTE DA CARCINOMA MAMMARIO OPERABILE SOTTOPOSTE A CHEMIOTERAPIA PREOPERATORIA / Guarneri, Valentina; Piacentini, F.; Jovic, G.; Frassoldati, A.; Ficarra, G.; Maiorana, A.; Giovannelli, S.; Tazzioli, G.; Natalizi, G.; Mauri, C.; Battista, R.; Canossi, B.; Conte, P. F.. - In: BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ MEDICO-CHIRURGICA DI MODENA. - ISSN 0366-3434. - 121:(2006). (Intervento presentato al convegno Meeting di Dipartimento tenutosi a Modena nel 2006).
MODULAZIONE DELL’ESPRESSIONE DI BIOMARCATORI E PROGNOSI IN PAZIENTI AFFETTE DA CARCINOMA MAMMARIO OPERABILE SOTTOPOSTE A CHEMIOTERAPIA PREOPERATORIA
Guarneri;F. Piacentini;G. Jovic;A. Frassoldati;A. Maiorana;S. Giovannelli;G. Tazzioli;P. F. Conte
2006
Abstract
Obiettivi. La terapia preoperatoria (TP) offre l’opportunità di valutare in vivo l’effetto del trattamento sul tumore e sul suo microambiente. Questa analisi si propone di correlare l’espressione di una serie di biomarcatori cellulari alla risposta dopo TP e di valutare l’effetto della TP sull’espressione di tali biomarkers (ed il loro significato prognostico). Pazienti e metodi. Sono state incluse 189 pazienti (pz.) con diagnosi di carcinoma mammario in stadio II-IIIB all’esordio e trattate con TP (antracicline e taxani nel 84% dei casi). I seguenti biomarcatori sono stati valutati sul prelievo bioptico (basale) e, dopo 3-4 cicli di TP, sul pezzo operatorio: RE, RPg, grading, HER2, Ki-67, p53, EGFR e VEGFR. Risultati. Caratteristiche delle pz. Età mediana alla diagnosi: 51 anni (27-73 anni); stadio clinico: IIA-B 78%, IIIA-B 22%; RE+ e/o RPg+: 77%; HER2+: 20%; grado istologico 3: 58%. Una risposta obiettiva si è osservata nel 70% dei casi; il 39% delle pz. si è sottoposta a chirurgia conservativa. Una risposta patologica completa (pRC) si è ottenuta nel 8.3% dei casi. La probabilità di ottenere una pRC è risultata significativamente maggiore nelle pz. con RE- rispetto a quelle con RE+ (20% vs 3%, p=0.005) e con grado istologico 3 verso 1-2 (14% vs 2%, p=0.049). L’espressione mediana dei biomarcatori al basale è risultata: RE 62.5%, RPg 9%, Ki-67 25%, p53 2%, EGFR 0%, VEGFR 2%. L’espressione mediana dopo TP è risultata: RE 60%, RPg 3%, Ki-67 15%, p53 4%, EGFR 0%, VEGFR 0%. La differenza nell’espressione dei biomarcatori prima e dopo TP è stata valutata con il Wilcoxon-matched- pairs-signed-rank-test: si è osservata una riduzione significativa nell’espressione di RPg (p=0.017), Ki-67 (p<0.0001) e VEGFR (p=0.006). Una migliore sopravvivenza libera da malattia (DFS) si è osservata nelle pz. con Ki-67<15% al basale; una migliore sopravvivenza globale si è osservata nelle pz. con ER+ e con p5310% al basale. Dopo TP, il Ki-67 >15% e la positività per il VEGFR predicono una ridotta DFS. Conclusioni. In questa casistica, la TP induce una significativa riduzione di Ki-67 e dell’espressione di RPg e VEGFR. La modulazione di Ki-67 e di VEGFR indotta dal trattamento può rivelarsi utile per selezionare pazienti a diverso rischio di ripresa di malattia dopo TP.File | Dimensione | Formato | |
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