L'associazione tra assunzione di cibo e percezione di mascolinità o femminilità è stata ampiamente dimostrata e discussa in letteratura. Gli studi mostrano in modo inequivocabile che, a differenza degli uomini, le donne (e la loro femminilità) sono giudicate sulla base della quantità di cibo ingerito. Tuttavia, la maggior parte degli studi si è concentrata sul rapporto tra gli stereotipi di genere e la quantità di cibo consumato dal punto di vista dell'osservatore, meno attenzione è stata rivolta alle conseguenze che le persone sperimentano dopo un episodio di eccesso di cibo. Lo scopo del presente studio è di verificare come l'eccesso di cibo in una situazione pubblica sia percepito dalle donne, ma non dagli uomini, come un’esperienza minacciosa che le spinge a ripristinare la propria identità di genere attraverso un'attività stereotipicamente femminile come guardare un film romantico. I 110 partecipanti allo studio hanno compilato un questionario nel quale è stato chiesto loro di ricordare un episodio in cui durante un pranzo o una cena al ristorante avevano ecceduto mangiando troppo (vs. un episodio in cui avevano mangiato la quantità di cibo necessaria per sentirsi sazi ma non appesantiti) e di esprimere la preferenza verso diversi generi di film (romantico, commedia, azione e thriller). Dai risultati emerge che le donne, dopo aver ricordato un episodio di eccesso di cibo (rispetto a una situazione in cui erano in grado di controllare la loro assunzione di cibo) mostrano un maggior desiderio di vedere un film romantico rispetto agli altri generi. Inoltre, le emozioni negative legate all'esperienza eccesso di cibo (eg., disagio, colpa o vergogna) mediano l'effetto dell’eccesso di cibo sul desiderio di guardare un film romantico. La stessa strategia di ripristino non si osserva negli uomini. Questi risultati offrono un contributo teorico ma anche applicativo.

Il cibo come veicolo di identità: quando mangiare troppo influenza la preferenza per un genere cinematografico / Graziani, Anna Rita; Cavazza, Nicoletta; Guidetti, Margherita. - (2016). (Intervento presentato al convegno XIV Congresso AIP Sezione di Psicologia Sociale tenutosi a Napoli nel 22-24 Settembre).

Il cibo come veicolo di identità: quando mangiare troppo influenza la preferenza per un genere cinematografico

Anna Rita Graziani;Nicoletta Cavazza;Margherita Guidetti
2016

Abstract

L'associazione tra assunzione di cibo e percezione di mascolinità o femminilità è stata ampiamente dimostrata e discussa in letteratura. Gli studi mostrano in modo inequivocabile che, a differenza degli uomini, le donne (e la loro femminilità) sono giudicate sulla base della quantità di cibo ingerito. Tuttavia, la maggior parte degli studi si è concentrata sul rapporto tra gli stereotipi di genere e la quantità di cibo consumato dal punto di vista dell'osservatore, meno attenzione è stata rivolta alle conseguenze che le persone sperimentano dopo un episodio di eccesso di cibo. Lo scopo del presente studio è di verificare come l'eccesso di cibo in una situazione pubblica sia percepito dalle donne, ma non dagli uomini, come un’esperienza minacciosa che le spinge a ripristinare la propria identità di genere attraverso un'attività stereotipicamente femminile come guardare un film romantico. I 110 partecipanti allo studio hanno compilato un questionario nel quale è stato chiesto loro di ricordare un episodio in cui durante un pranzo o una cena al ristorante avevano ecceduto mangiando troppo (vs. un episodio in cui avevano mangiato la quantità di cibo necessaria per sentirsi sazi ma non appesantiti) e di esprimere la preferenza verso diversi generi di film (romantico, commedia, azione e thriller). Dai risultati emerge che le donne, dopo aver ricordato un episodio di eccesso di cibo (rispetto a una situazione in cui erano in grado di controllare la loro assunzione di cibo) mostrano un maggior desiderio di vedere un film romantico rispetto agli altri generi. Inoltre, le emozioni negative legate all'esperienza eccesso di cibo (eg., disagio, colpa o vergogna) mediano l'effetto dell’eccesso di cibo sul desiderio di guardare un film romantico. La stessa strategia di ripristino non si osserva negli uomini. Questi risultati offrono un contributo teorico ma anche applicativo.
2016
XIV Congresso AIP Sezione di Psicologia Sociale
Napoli
22-24 Settembre
Graziani, Anna Rita; Cavazza, Nicoletta; Guidetti, Margherita
Il cibo come veicolo di identità: quando mangiare troppo influenza la preferenza per un genere cinematografico / Graziani, Anna Rita; Cavazza, Nicoletta; Guidetti, Margherita. - (2016). (Intervento presentato al convegno XIV Congresso AIP Sezione di Psicologia Sociale tenutosi a Napoli nel 22-24 Settembre).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

Licenza Creative Commons
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/1155246
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact