Il testo esamina criticamente gli allestimenti di Muse e Medagliere Estense annessi alla Galleria nel Palazzo dei Musei, dopo il trasferimento dal Palazzo Ducale, prendendo l’avvio dal primo realizzato nel Palazzo dei Musei, dal 1887 al 1894 da Giulio Cantalamessa su indicazione di Adolfo Venturi per arrivare fino al quarto e ultimo coordinato da Amalia Mezzetti a partire dal 1968 e terminato nel 1975. Il secondo allestimento fu effettuato nel secondo dopoguerra da Serafino Ricci nel 1925, ancora legato ai musei ottocenteschi postunitari: caratterizzato da un eccessivo affollamento di opere, aveva profondamente modificato quello di Venturi-Cantalamessa. Dopo la I conferenza internazionale di Museografia organizzata a Madrid nel 1934, Giulio Carlo Argan, nominato ispettore della Galleria Estense in quello stesso anno, propose un’esposizione selezionata di opere da effettuare dopo un’attenta ricognizione che però non fu realizzata. Nel secondo dopoguerra Roberto Salvini effettuò un riordinamento complesso della Galleria Estense inaugurato nel 1946, precedendo di due anni quello di Museo e Medagliere caratterizzato da nuove vetrine a cristalliera che fu molto apprezzato. Il quarto riordinamento dovuto ad Amalia Mezzetti e concluso da Giorgio Bonsanti ha dato a Galleria Museo e Medagliere Estense l’assetto attuale: viene eliminato il Medagliere e del Museo vengono esposti soltanto pochi e ridotti nuclei di opere.

Museo e Medagliere Estense nel secondo dopoguerra: Roberto Salvini, Augusta Ghidiglia Quintavale, Roberto Salvini / Corradini, Elena. - (2017), pp. 339-352. (Intervento presentato al convegno Critica d'arte e tutela in Italia: figure e protagonisti nel secondo dpoguerra tenutosi a perugia nel 17-19 novembre 2015).

Museo e Medagliere Estense nel secondo dopoguerra: Roberto Salvini, Augusta Ghidiglia Quintavale, Roberto Salvini

Elena Corradini
Writing – Original Draft Preparation
2017

Abstract

Il testo esamina criticamente gli allestimenti di Muse e Medagliere Estense annessi alla Galleria nel Palazzo dei Musei, dopo il trasferimento dal Palazzo Ducale, prendendo l’avvio dal primo realizzato nel Palazzo dei Musei, dal 1887 al 1894 da Giulio Cantalamessa su indicazione di Adolfo Venturi per arrivare fino al quarto e ultimo coordinato da Amalia Mezzetti a partire dal 1968 e terminato nel 1975. Il secondo allestimento fu effettuato nel secondo dopoguerra da Serafino Ricci nel 1925, ancora legato ai musei ottocenteschi postunitari: caratterizzato da un eccessivo affollamento di opere, aveva profondamente modificato quello di Venturi-Cantalamessa. Dopo la I conferenza internazionale di Museografia organizzata a Madrid nel 1934, Giulio Carlo Argan, nominato ispettore della Galleria Estense in quello stesso anno, propose un’esposizione selezionata di opere da effettuare dopo un’attenta ricognizione che però non fu realizzata. Nel secondo dopoguerra Roberto Salvini effettuò un riordinamento complesso della Galleria Estense inaugurato nel 1946, precedendo di due anni quello di Museo e Medagliere caratterizzato da nuove vetrine a cristalliera che fu molto apprezzato. Il quarto riordinamento dovuto ad Amalia Mezzetti e concluso da Giorgio Bonsanti ha dato a Galleria Museo e Medagliere Estense l’assetto attuale: viene eliminato il Medagliere e del Museo vengono esposti soltanto pochi e ridotti nuclei di opere.
2017
Critica d'arte e tutela in Italia: figure e protagonisti nel secondo dpoguerra
perugia
17-19 novembre 2015
339
352
Corradini, Elena
Museo e Medagliere Estense nel secondo dopoguerra: Roberto Salvini, Augusta Ghidiglia Quintavale, Roberto Salvini / Corradini, Elena. - (2017), pp. 339-352. (Intervento presentato al convegno Critica d'arte e tutela in Italia: figure e protagonisti nel secondo dpoguerra tenutosi a perugia nel 17-19 novembre 2015).
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