L’articolo si focalizza sulla capacità delle organizzazioni di attrarre e trattenere le risorse umane grazie a fattori che non riguardano solamente le caratteristiche del lavoro e i tratti distintivi dell’organizzazione, ma anche il più ampio contesto nel quale i lavoratori, entrando in relazione con le organizzazioni, sono inseriti. Recentemente alcuni studi hanno proposto di spostare il focus delle ricerche sul turnover volontario dal perché i lavoratori decidono di abbandonare un’organizzazione ai motivi per cui le persone decidono di rimanervi. Prendendo spunto da tali ricerche, l’articolo propone un dialogo tra studi organizzativi e ricerche di geografia economica, suggerendo aree di convergenza e complementarità. Più specificamente, l’articolo illustra il concetto di community embeddedness, elaborato dagli studi organizzativi e relativo all’insieme dei fattori extra-lavorativi (coerenza con le caratteristiche del contesto extra-lavorativo, legami con la comunità e percezione di sacrificio legato all’abbandono del luogo in cui si vive e lavora) che contribuiscono a trattenere le persone nella loro attuale organizzazione. Secondo gli autori, tale concetto richiama le ricerche di geografia economica focalizzate sulle locational choices dei lavoratori che hanno rilevato l’importanza che le caratteristiche del territorio, in termini di amenities, opportunità professionali e di carriera e possibilità di sviluppo di network personali e professionali, assumono nei processi di attrazione del talento nelle città.
Una proposta di dialogo tra studi organizzativi e geografico-economici sul tema della employee retention / Scapolan, A.; Mizzau, L.; Montanari, F.. - In: STUDI ORGANIZZATIVI. - ISSN 0391-8769. - 1:(2017), pp. 79-95.
Una proposta di dialogo tra studi organizzativi e geografico-economici sul tema della employee retention
Scapolan A.;Mizzau L.;Montanari F.
2017
Abstract
L’articolo si focalizza sulla capacità delle organizzazioni di attrarre e trattenere le risorse umane grazie a fattori che non riguardano solamente le caratteristiche del lavoro e i tratti distintivi dell’organizzazione, ma anche il più ampio contesto nel quale i lavoratori, entrando in relazione con le organizzazioni, sono inseriti. Recentemente alcuni studi hanno proposto di spostare il focus delle ricerche sul turnover volontario dal perché i lavoratori decidono di abbandonare un’organizzazione ai motivi per cui le persone decidono di rimanervi. Prendendo spunto da tali ricerche, l’articolo propone un dialogo tra studi organizzativi e ricerche di geografia economica, suggerendo aree di convergenza e complementarità. Più specificamente, l’articolo illustra il concetto di community embeddedness, elaborato dagli studi organizzativi e relativo all’insieme dei fattori extra-lavorativi (coerenza con le caratteristiche del contesto extra-lavorativo, legami con la comunità e percezione di sacrificio legato all’abbandono del luogo in cui si vive e lavora) che contribuiscono a trattenere le persone nella loro attuale organizzazione. Secondo gli autori, tale concetto richiama le ricerche di geografia economica focalizzate sulle locational choices dei lavoratori che hanno rilevato l’importanza che le caratteristiche del territorio, in termini di amenities, opportunità professionali e di carriera e possibilità di sviluppo di network personali e professionali, assumono nei processi di attrazione del talento nelle città.File | Dimensione | Formato | |
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