Questo capitolo riporta i risultati di una sperimentazione educativa condotta nelle scuole primarie del Comune di Reggio Emilia, il progetto Osservare l’interlingua (interlingua.comune.re.it) L’intervento ha riguardato principalmente le abilità di scrittura, con un approccio che coinvolge però anche diverse altre competenze linguistiche, come l’interazione orale e la lettura attenta degli elaborati. I risultati sono nel complesso incoraggianti. Le classi che seguono la sperimentazione scrivono meglio da un gran numero di diversi punti di vista, sia che la valutazione dei testi avvenga olisticamente (raccogliendo le impressioni che essi generano su un lettore) o analiticamente (misurando alcuni parametri testuali). Queste medie più alte sono associate anche a coefficienti di variazione più bassi, il che significa che “tenere unita una classe”, riducendo le distanza tra alunni, non implica automaticamente appiattire tutti sul livello più basso, come temono molti; al contrario, nelle classi sperimentali la forbice si riduce perché tutti gli studenti raggiungono migliori risultati.
Osservare l’interlingua: percorsi di educazione linguistica efficace per ridurre le diseguaglianze / Pallotti, Gabriele. - (2017), pp. 505-520.
Osservare l’interlingua: percorsi di educazione linguistica efficace per ridurre le diseguaglianze
pallotti, gabriele
2017
Abstract
Questo capitolo riporta i risultati di una sperimentazione educativa condotta nelle scuole primarie del Comune di Reggio Emilia, il progetto Osservare l’interlingua (interlingua.comune.re.it) L’intervento ha riguardato principalmente le abilità di scrittura, con un approccio che coinvolge però anche diverse altre competenze linguistiche, come l’interazione orale e la lettura attenta degli elaborati. I risultati sono nel complesso incoraggianti. Le classi che seguono la sperimentazione scrivono meglio da un gran numero di diversi punti di vista, sia che la valutazione dei testi avvenga olisticamente (raccogliendo le impressioni che essi generano su un lettore) o analiticamente (misurando alcuni parametri testuali). Queste medie più alte sono associate anche a coefficienti di variazione più bassi, il che significa che “tenere unita una classe”, riducendo le distanza tra alunni, non implica automaticamente appiattire tutti sul livello più basso, come temono molti; al contrario, nelle classi sperimentali la forbice si riduce perché tutti gli studenti raggiungono migliori risultati.File | Dimensione | Formato | |
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