Questo capitolo mostra che il distretto biomedicale di Mirandola è sorto e si è sviluppato grazie ad una combinazione originale di due settori manifatturieri che già erano presenti nella zona o in territori adiacenti: la meccanica e la lavorazione delle materie plastiche. Il distretto nacque negli anni Sessanta su iniziativa di un farmacista della zona, Mario Veronesi, che diede vita ad una serie di aziende, cedute dopo pochi anni a multinazionali, e a processi di spin-off, che alimentarono la proliferazione di piccole imprese biomedicali nella zona, sia finali che di subfornitura. A tale processo si accompagnò, a partire dalla metà degli anni Settanta, lo sviluppo di un know how locale distintivo, che consentì di abbandonare la produzione per imitazione di prodotti statunitensi. I caratteri peculiari del distretto biomedicale mirandolese – che lo distinguono da molti altri distretti industriali italiani sono la specializzazione high tech e la presenza precoce, sin dalle origini, di grandi multinazionali che hanno rilevato le imprese locali più promettenti. Le multinazionali hanno rappresentato un ponte tra il distretto e i mercati globali, in quanto, grazie alla loro organizzazione commerciale, i prodotti fabbricati a Mirandola hanno potuto essere venduti in tutto del mondo. Esse, inoltre, hanno consentito alle imprese mirandolesi di disporre di risorse adeguate per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e di realizzare collaborazioni con istituzioni di ricerca ed ospedali esterni all’ambito locale
Nascita e sviluppo del distretto biomedicale mirandolese: un excursus storico-economico (1962-2012) / Rinaldi, A.. - (2017), pp. 39-62.
Nascita e sviluppo del distretto biomedicale mirandolese: un excursus storico-economico (1962-2012)
Rinaldi, A.
2017
Abstract
Questo capitolo mostra che il distretto biomedicale di Mirandola è sorto e si è sviluppato grazie ad una combinazione originale di due settori manifatturieri che già erano presenti nella zona o in territori adiacenti: la meccanica e la lavorazione delle materie plastiche. Il distretto nacque negli anni Sessanta su iniziativa di un farmacista della zona, Mario Veronesi, che diede vita ad una serie di aziende, cedute dopo pochi anni a multinazionali, e a processi di spin-off, che alimentarono la proliferazione di piccole imprese biomedicali nella zona, sia finali che di subfornitura. A tale processo si accompagnò, a partire dalla metà degli anni Settanta, lo sviluppo di un know how locale distintivo, che consentì di abbandonare la produzione per imitazione di prodotti statunitensi. I caratteri peculiari del distretto biomedicale mirandolese – che lo distinguono da molti altri distretti industriali italiani sono la specializzazione high tech e la presenza precoce, sin dalle origini, di grandi multinazionali che hanno rilevato le imprese locali più promettenti. Le multinazionali hanno rappresentato un ponte tra il distretto e i mercati globali, in quanto, grazie alla loro organizzazione commerciale, i prodotti fabbricati a Mirandola hanno potuto essere venduti in tutto del mondo. Esse, inoltre, hanno consentito alle imprese mirandolesi di disporre di risorse adeguate per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e di realizzare collaborazioni con istituzioni di ricerca ed ospedali esterni all’ambito localeFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Mosconi_Ib_Rinaldi.pdf
Accesso riservato
Tipologia:
AAM - Versione dell'autore revisionata e accettata per la pubblicazione
Dimensione
721.54 kB
Formato
Adobe PDF
|
721.54 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris