Ciò a cui si assiste quotidianamente, non solo nei media ma anche a scuola, è una sorta di damnatio memoriae, per cui del passato non si parla più. Un fenomeno di questo genere è accaduto – e accade – all'interno del mondo cattolico anche a Giuseppe Dossetti, figura «completamente rimossa dagli interpreti» e addirittura «cancellata come dato di esperienza intellettuale». Si dice che Dossetti ebbe una breve, ma fulgida carriera universitaria: assunse giovanissimo, come libero docente, l'incarico dell'insegnamento a Modena nel 1942 e ancor giovane conseguì l'ordinariato, a seguito di concorso trionfalmente vinto nel 1946 a Camerino. Se ne ricordano gli allori, si citano i nominativi massimamente autorevoli dei commissari di quella “terna”, ma si dimentica di aggiungere che non è affatto tutto oro quel che traluce da tale esperienza di scuola. In verità, quando Dossetti entrò nel consesso universitario modenese, formulò ai colleghi una serie di istanze che furono respinte, determinandosi un isolamento, non già una felice appartenenza accademica. Il che non gli impedì di mantenere strettissimi rapporti di amicizia con alcuni docenti, primi tra i quali Antonio Amorth e Eugenio Minoli. Esaminiamo la cosa più nel particolare.

Giuseppe Dossetti e la «damnatio memoriae» / Jasonni, Massimo. - In: IL PONTE. - ISSN 0032-423X. - 7:7(2017), pp. 58-68.

Giuseppe Dossetti e la «damnatio memoriae»

JASONNI, Massimo
2017

Abstract

Ciò a cui si assiste quotidianamente, non solo nei media ma anche a scuola, è una sorta di damnatio memoriae, per cui del passato non si parla più. Un fenomeno di questo genere è accaduto – e accade – all'interno del mondo cattolico anche a Giuseppe Dossetti, figura «completamente rimossa dagli interpreti» e addirittura «cancellata come dato di esperienza intellettuale». Si dice che Dossetti ebbe una breve, ma fulgida carriera universitaria: assunse giovanissimo, come libero docente, l'incarico dell'insegnamento a Modena nel 1942 e ancor giovane conseguì l'ordinariato, a seguito di concorso trionfalmente vinto nel 1946 a Camerino. Se ne ricordano gli allori, si citano i nominativi massimamente autorevoli dei commissari di quella “terna”, ma si dimentica di aggiungere che non è affatto tutto oro quel che traluce da tale esperienza di scuola. In verità, quando Dossetti entrò nel consesso universitario modenese, formulò ai colleghi una serie di istanze che furono respinte, determinandosi un isolamento, non già una felice appartenenza accademica. Il che non gli impedì di mantenere strettissimi rapporti di amicizia con alcuni docenti, primi tra i quali Antonio Amorth e Eugenio Minoli. Esaminiamo la cosa più nel particolare.
2017
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Giuseppe Dossetti e la «damnatio memoriae» / Jasonni, Massimo. - In: IL PONTE. - ISSN 0032-423X. - 7:7(2017), pp. 58-68.
Jasonni, Massimo
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