Questo studio clinico e radiologico preliminare ha esaminato la sopravvivenza, la perdita di osso marginale (MBL) e l’influenza dell’altezza dell’abutment protesico (AH) sulla MBL intorno a impianti ibridi posizionati in due gruppi di pazienti parzialmente edentuli: pazienti parodontalmente sani (HP) e parodontalmente compromessi (PCP). In totale, sono stati trattati 93 pazienti che necessitavano di restauri implantari singoli o multipli, in entrambe le arcate, con applicazione di restauri protesici cementati. Sono stati posizionati 54 impianti (35 nell’arcata superiore e 19 in quella inferiore) in 45 HP e 56 impianti (31 nell’arcata superiore e 25 in quella inferiore) in 48 PCP. Tutti i 110 impianti ibridi posizionati in osso intatto hanno fatto registrare una percentuale di sopravvivenza del 100% sia negli HP sia nei PCP. Non sono state registrare differenze statistiche nel confronto dei valori di MBL dell’arcata superiore con quelli dell’arcata inferiore. In HP e PCP, è stata registrata una quantità similare e limitata di MBL ed è stato trovato che maggiore era l’AH, minore era la MBL. In conclusione, i risultati indicano che gli impianti ibridi esaminati possono ridurre il rischio di perimplantite dovuta alla superfici coronali macchinate e migliorare l’osteointegrazione grazie alle loro superfici apicali ruvide.
Impianti ibridi in pazienti sani e parodontalmente compromessi: studio clinico e radiografico preliminare / Spinato, Sergio; Bernardello, Fabio; Sassatelli, Paolo; Zaffe, Davide. - In: RIVISTA INTERNAZIONALE DI PARODONTOLOGIA & ODONTOIATRIA RICOSTRUTTIVA. - ISSN 0721-006X. - 37:2(2017), pp. 186-194.
Impianti ibridi in pazienti sani e parodontalmente compromessi: studio clinico e radiografico preliminare
ZAFFE, Davide
2017
Abstract
Questo studio clinico e radiologico preliminare ha esaminato la sopravvivenza, la perdita di osso marginale (MBL) e l’influenza dell’altezza dell’abutment protesico (AH) sulla MBL intorno a impianti ibridi posizionati in due gruppi di pazienti parzialmente edentuli: pazienti parodontalmente sani (HP) e parodontalmente compromessi (PCP). In totale, sono stati trattati 93 pazienti che necessitavano di restauri implantari singoli o multipli, in entrambe le arcate, con applicazione di restauri protesici cementati. Sono stati posizionati 54 impianti (35 nell’arcata superiore e 19 in quella inferiore) in 45 HP e 56 impianti (31 nell’arcata superiore e 25 in quella inferiore) in 48 PCP. Tutti i 110 impianti ibridi posizionati in osso intatto hanno fatto registrare una percentuale di sopravvivenza del 100% sia negli HP sia nei PCP. Non sono state registrare differenze statistiche nel confronto dei valori di MBL dell’arcata superiore con quelli dell’arcata inferiore. In HP e PCP, è stata registrata una quantità similare e limitata di MBL ed è stato trovato che maggiore era l’AH, minore era la MBL. In conclusione, i risultati indicano che gli impianti ibridi esaminati possono ridurre il rischio di perimplantite dovuta alla superfici coronali macchinate e migliorare l’osteointegrazione grazie alle loro superfici apicali ruvide.File | Dimensione | Formato | |
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