Nella dedica che redige l’anonimo traduttore della Zucca (1551), esponendo le sue idee su come si deve tradurre egli critica le versioni letterali e mostra la sua predilezione per un metodo traduttivo che conservi la ‘forza’ del testo; l’opera sulla quale ha lavorato, così ricca di proverbi e di locuzioni figurate, in particolare colloquiali, per essere apprezzata e compresa dal lettore spagnolo deve rispettare tale dettato e di conseguenza deve cercare la miglior traduzione per ogni singola espressione o proverbio. Lo scopo di questo articolo è l’individuazione delle tecniche e delle strategie utilizzate dal traduttore per tradurre le unità fraseologiche; ciò permetterà anche di notare che il traduttore modifica in alcuni passi l’originale, piegandolo o forzandolo per far emergere più esplicitamente precetti e norme dottrinali che il suo autore, il fiorentino Anton Francesco Doni, aveva solo suggerito.
“Il sale in zucca: proverbi, locuzioni e collocazioni nella traduzione della Zucca (1551) di Anton Francesco Doni” / Capra, Daniela. - (2017), pp. 612-622.
“Il sale in zucca: proverbi, locuzioni e collocazioni nella traduzione della Zucca (1551) di Anton Francesco Doni”
CAPRA, Daniela
2017
Abstract
Nella dedica che redige l’anonimo traduttore della Zucca (1551), esponendo le sue idee su come si deve tradurre egli critica le versioni letterali e mostra la sua predilezione per un metodo traduttivo che conservi la ‘forza’ del testo; l’opera sulla quale ha lavorato, così ricca di proverbi e di locuzioni figurate, in particolare colloquiali, per essere apprezzata e compresa dal lettore spagnolo deve rispettare tale dettato e di conseguenza deve cercare la miglior traduzione per ogni singola espressione o proverbio. Lo scopo di questo articolo è l’individuazione delle tecniche e delle strategie utilizzate dal traduttore per tradurre le unità fraseologiche; ciò permetterà anche di notare che il traduttore modifica in alcuni passi l’originale, piegandolo o forzandolo per far emergere più esplicitamente precetti e norme dottrinali che il suo autore, il fiorentino Anton Francesco Doni, aveva solo suggerito.Pubblicazioni consigliate
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