A partire dalla metà del Cinquecento, le Case dei catecumeni hanno ricoperto un ruolo particolare nei complessi rapporti tra ebrei e cristiani. Diffusi principalmente in area italiana, gli istituti per convertiti furono luoghi di isolamento, talvolta di segregazione, deputati all’istruzione di coloro che desideravano abbracciare la fede cattolica: musulmani, protestanti e specialmente ebrei. Tradizionalmente associate a una politica di prevaricazione e violazioni del diritto perpetrata dalle autorità ecclesiastiche, le Case sono state considerate una costante minaccia alla vita della minoranza ebraica. Partendo da questa immagine, l’esame degli istituti per catecumeni attivi nei territori estensi punta a verificare i meccanismi concreti e quotidiani con cui le Case furono amministrate per oltre tre secoli, illuminandone aspetti noti e meno noti, con una specifica attenzione alle motivazioni che portarono alcuni ebrei ad abbracciare una nuova fede. Quali furono i risultati ottenuti dalle autorità cattoliche? Le Case furono sempre e comunque protagoniste di una politica senza scrupoli, oppure le dinamiche intervenute furono anche altre? A queste e a molte altre domande vuole rispondere l’indagine, inserendo l’azione degli istituti per convertiti nel più ampio settore dell’assistenza pubblica tra antico e nuovo regime.
Un’altra fede. Le Case dei catecumeni nei territori estensi (1583-1938) / AL KALAK, Matteo; Pavan, Ilaria. - (2013).
Un’altra fede. Le Case dei catecumeni nei territori estensi (1583-1938)
AL KALAK, MATTEO;
2013
Abstract
A partire dalla metà del Cinquecento, le Case dei catecumeni hanno ricoperto un ruolo particolare nei complessi rapporti tra ebrei e cristiani. Diffusi principalmente in area italiana, gli istituti per convertiti furono luoghi di isolamento, talvolta di segregazione, deputati all’istruzione di coloro che desideravano abbracciare la fede cattolica: musulmani, protestanti e specialmente ebrei. Tradizionalmente associate a una politica di prevaricazione e violazioni del diritto perpetrata dalle autorità ecclesiastiche, le Case sono state considerate una costante minaccia alla vita della minoranza ebraica. Partendo da questa immagine, l’esame degli istituti per catecumeni attivi nei territori estensi punta a verificare i meccanismi concreti e quotidiani con cui le Case furono amministrate per oltre tre secoli, illuminandone aspetti noti e meno noti, con una specifica attenzione alle motivazioni che portarono alcuni ebrei ad abbracciare una nuova fede. Quali furono i risultati ottenuti dalle autorità cattoliche? Le Case furono sempre e comunque protagoniste di una politica senza scrupoli, oppure le dinamiche intervenute furono anche altre? A queste e a molte altre domande vuole rispondere l’indagine, inserendo l’azione degli istituti per convertiti nel più ampio settore dell’assistenza pubblica tra antico e nuovo regime.File | Dimensione | Formato | |
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