Il contributo ha ad oggetto il commento agli articoli da 65 a 68 del Codice dell'ambiente collocati all'inizio del Capo II ("Strumenti") dl Titolo II ("I distretti idrografici, gli strumenti e gli interventi") della Sezione I ("Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione") della Parte terza ("Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche"), e si incentra sull'esame della disciplina dei piani di bacino distrettuali, in specie sui contenuti, le finalità, il valore, gli ambiti spaziali di rilevanza, le misure di salvaguardia, la loro adozione e approvazione (artt. 65 e 66), delineando gli aspetti di novità e/o di continuità rispetto alla normativa precedente ora abrogata. Il contributo si estende poi all'analisi dei piani stralcio per la tutela del rischio idrogeologico e le misure di prevenzione per le aree a rischio e sulla procedura per l'adozione dei progetti di piani stralcio (artt. 67 e 68), delineando gli elementi di innovazione e/o di continuità rispetto alla normativa precedente ora abrogata.
Commento agli articoli da 65 a 68 del Codice dell'ambiente (Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152) / Manservisi, Silvia. - (2007), pp. 183-202.
Commento agli articoli da 65 a 68 del Codice dell'ambiente (Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152)
MANSERVISI, Silvia
2007
Abstract
Il contributo ha ad oggetto il commento agli articoli da 65 a 68 del Codice dell'ambiente collocati all'inizio del Capo II ("Strumenti") dl Titolo II ("I distretti idrografici, gli strumenti e gli interventi") della Sezione I ("Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione") della Parte terza ("Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche"), e si incentra sull'esame della disciplina dei piani di bacino distrettuali, in specie sui contenuti, le finalità, il valore, gli ambiti spaziali di rilevanza, le misure di salvaguardia, la loro adozione e approvazione (artt. 65 e 66), delineando gli aspetti di novità e/o di continuità rispetto alla normativa precedente ora abrogata. Il contributo si estende poi all'analisi dei piani stralcio per la tutela del rischio idrogeologico e le misure di prevenzione per le aree a rischio e sulla procedura per l'adozione dei progetti di piani stralcio (artt. 67 e 68), delineando gli elementi di innovazione e/o di continuità rispetto alla normativa precedente ora abrogata.Pubblicazioni consigliate
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