T ra i virus epatitici definiti maggiori e minori, soltanto tre sono correlati all’insorgenza di infezioni croniche: il virus dell’epatite B (HBV, un virus a DNA trasmesso per via percutanea, sessuale, perinatale e parenterale inapparente), il virus dell’epatite C (HCV, un virus a ssRNA trasmesso prevalentemente per via percutanea) e il virus dell’epatite D (HDV, un virus difettivo a ssRNA che richiede la funzione helper di HBV ed è trasmesso per via percutanea, sessuale e perinatale). La terapia con farmaci biologici (in particolare con inibitori del TNF-α) è stata associata, in alcuni soggetti, alla riattivazione dell’infezione da HVB, con esiti potenzialmente fatali. Nel caso dell’infezione da HCV, non sono state segnalate alterazioni significative della funzionalità epatica correlate al trattamento con anti-TNF-α, ma la sicurezza a lungo termine dei farmaci biologici in questi pazienti non è ancora completamente nota. È quindi necessario adottare misure precauzionali nei confronti dell’infezione da HBV o HCV (con test di screening e, ove indicato, profilassi antivirale) prima di intraprendere un trattamento con farmaci biologici nei pazienti con AR.
Farmaci biologici ed epatiti da virus B e C / D’Errico, T.; Tirri, E.; Favalli, E. G.; Garau, P.; Mancarella, L.; Paoletti, F.; Pomponio, G.; Sandri, Gilda; Scioscia, C.; Selvi, E.; Epis, O.. - In: MINERVA MEDICA. - ISSN 0026-4806. - STAMPA. - 103 Suppl. 1 al n°5:(2012), pp. 17-22.
Farmaci biologici ed epatiti da virus B e C
SANDRI, Gilda;
2012
Abstract
T ra i virus epatitici definiti maggiori e minori, soltanto tre sono correlati all’insorgenza di infezioni croniche: il virus dell’epatite B (HBV, un virus a DNA trasmesso per via percutanea, sessuale, perinatale e parenterale inapparente), il virus dell’epatite C (HCV, un virus a ssRNA trasmesso prevalentemente per via percutanea) e il virus dell’epatite D (HDV, un virus difettivo a ssRNA che richiede la funzione helper di HBV ed è trasmesso per via percutanea, sessuale e perinatale). La terapia con farmaci biologici (in particolare con inibitori del TNF-α) è stata associata, in alcuni soggetti, alla riattivazione dell’infezione da HVB, con esiti potenzialmente fatali. Nel caso dell’infezione da HCV, non sono state segnalate alterazioni significative della funzionalità epatica correlate al trattamento con anti-TNF-α, ma la sicurezza a lungo termine dei farmaci biologici in questi pazienti non è ancora completamente nota. È quindi necessario adottare misure precauzionali nei confronti dell’infezione da HBV o HCV (con test di screening e, ove indicato, profilassi antivirale) prima di intraprendere un trattamento con farmaci biologici nei pazienti con AR.Pubblicazioni consigliate
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