Tra l’agosto e il settembre 1915 Massimo Bontempelli raggiunse il fronte come inviato di guerra de « Il Messaggero ». Per la prima volta, e « in via di esperimento », il comando militare aveva finalmente permesso ad alcuni giornalisti, accuratamente scelti, di accedere a ridosso delle prime linee. I suoi reportages giornalistici – raccolti in volume già in quello stesso 1915 – pur segnati da silenzi censori e dal rispetto dei ‘bollettini ufficiali’, appaiono un significativo esempio di calibrata scrittura degli eventi di guerra e offrono importanti riflessioni sul ruolo dello scrittore nel periodo bellico. XXXXXXXXXX Massimo Bontempelli found his way to the First World War battlefield between August and September 1915 as a war correspondent for the national newspaper « Il Messaggero ». It was the first time that the Italian military command allowed a few selected journalists to reach the battlefront for what was considered « an experiment ». By the end of 1915 Bontempelli’s reports were collected and published in a book. Even if limited by military censorship and by the need to be consistent with war bulletins, his battle reports are relevant for their measured writing style. They also contain important considerations on the task and function of a writer in times of war. 1
"Lo stile della nostra guerra": Bontempelli giornalista sul fronte (1915) / Tongiorgi, Duccio. - In: STUDI E PROBLEMI DI CRITICA TESTUALE. - ISSN 0049-2361. - STAMPA. - 91:2(2015), pp. 157-173.
"Lo stile della nostra guerra": Bontempelli giornalista sul fronte (1915)
TONGIORGI, Duccio
2015
Abstract
Tra l’agosto e il settembre 1915 Massimo Bontempelli raggiunse il fronte come inviato di guerra de « Il Messaggero ». Per la prima volta, e « in via di esperimento », il comando militare aveva finalmente permesso ad alcuni giornalisti, accuratamente scelti, di accedere a ridosso delle prime linee. I suoi reportages giornalistici – raccolti in volume già in quello stesso 1915 – pur segnati da silenzi censori e dal rispetto dei ‘bollettini ufficiali’, appaiono un significativo esempio di calibrata scrittura degli eventi di guerra e offrono importanti riflessioni sul ruolo dello scrittore nel periodo bellico. XXXXXXXXXX Massimo Bontempelli found his way to the First World War battlefield between August and September 1915 as a war correspondent for the national newspaper « Il Messaggero ». It was the first time that the Italian military command allowed a few selected journalists to reach the battlefront for what was considered « an experiment ». By the end of 1915 Bontempelli’s reports were collected and published in a book. Even if limited by military censorship and by the need to be consistent with war bulletins, his battle reports are relevant for their measured writing style. They also contain important considerations on the task and function of a writer in times of war. 1File | Dimensione | Formato | |
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