Le persone anziane hanno oggi a disposizione strumenti che permettono loro di svol- gere diverse attività in maniera più efficace o più comoda rispetto al passato. L’introduzio- ne di questi nuovi strumenti, insieme alle nuove modalità di azione che li accompagnano, da un lato può costituire un’opportunità, ma dall’altro può rappresentare un ostacolo in- sormontabile per la maggior parte di loro. Il computer e i suoi derivati (tablet, smartpho- ne, per citare i più diffusi) sono pertanto prima di tutto un mezzo per raggiungere una maggiore autonomia e permettono di colmare il gap esistente tra i fruitori di tecnologie e i non fruitori, noto come knowledge divide (si vedano, nel settimo capitolo, le definizioni e le implicazioni dei concetti di digital divide e di knowledge divide), ma rappresentano anche un fine, in quanto non sono utilizzati in maniera automatica da tutti ma richiedo- no un addestramento specifico, una fase di apprendimento che, per molti utenti anziani, costituisce una barriera non superabile (Guerra, Zanetti, 2005, pp. 121-122). Le diffi- coltà che ciascun individuo sperimenta quando si trova davanti a un compito nuovo per le persone anziane risultano amplificate a causa delle caratteristiche dei processi motori, percettivi, cognitivi che si modificano nel ciclo/corso della vita. In questo senso è impor- tante distinguere tra le difficoltà che dipendono dalla specificità e poca familiarità con gli strumenti tecnologici e quelle che dipendono dall’invecchiamento (si rimanda ai capitoli secondo e terzo).
Il contributo didattico delle tecnologie nella formazione degli anziani / Giliberti, Enrico. - STAMPA. - (2014), pp. 93-101.
Il contributo didattico delle tecnologie nella formazione degli anziani
GILIBERTI, Enrico
2014
Abstract
Le persone anziane hanno oggi a disposizione strumenti che permettono loro di svol- gere diverse attività in maniera più efficace o più comoda rispetto al passato. L’introduzio- ne di questi nuovi strumenti, insieme alle nuove modalità di azione che li accompagnano, da un lato può costituire un’opportunità, ma dall’altro può rappresentare un ostacolo in- sormontabile per la maggior parte di loro. Il computer e i suoi derivati (tablet, smartpho- ne, per citare i più diffusi) sono pertanto prima di tutto un mezzo per raggiungere una maggiore autonomia e permettono di colmare il gap esistente tra i fruitori di tecnologie e i non fruitori, noto come knowledge divide (si vedano, nel settimo capitolo, le definizioni e le implicazioni dei concetti di digital divide e di knowledge divide), ma rappresentano anche un fine, in quanto non sono utilizzati in maniera automatica da tutti ma richiedo- no un addestramento specifico, una fase di apprendimento che, per molti utenti anziani, costituisce una barriera non superabile (Guerra, Zanetti, 2005, pp. 121-122). Le diffi- coltà che ciascun individuo sperimenta quando si trova davanti a un compito nuovo per le persone anziane risultano amplificate a causa delle caratteristiche dei processi motori, percettivi, cognitivi che si modificano nel ciclo/corso della vita. In questo senso è impor- tante distinguere tra le difficoltà che dipendono dalla specificità e poca familiarità con gli strumenti tecnologici e quelle che dipendono dall’invecchiamento (si rimanda ai capitoli secondo e terzo).File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Il contributo didattico delle tecnologie nella formazione degli anziani_93-101.pdf
Accesso riservato
Descrizione: Articolo principale
Tipologia:
Versione dell'autore revisionata e accettata per la pubblicazione
Dimensione
110.88 kB
Formato
Adobe PDF
|
110.88 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris