Recenti test sul potenziale socio-cognitivo e il valore edonico di testi letterari che utilizzano elementi magici rivelano come la controfattualità costituisca una ‘palestra mentale’ per i lettori: essi apprendono a elaborare spiegazioni causali complesse e incrementano i fattori coinvolti nel costituirsi della coesione sociale, sia nel caso di lettori young adult sia nel caso di lettori adulti. Lo psicologo Eugene Subbotsky ha dimostrato che la magia ci rende più sensibili alle operazioni di Teoria della Mente e socialmente empatici, mentre un gruppo di narratologi ha di recente misu- rato i tempi di riassorbimento della dissonanza cognitiva prodotta dall’elemento magico: ciò rie- sce fra l’altro a spiegare il grande successo di Harry Potter e della saga di Twilight.
L'articolo indaga i meccanismi contrattuali della letteratura dal punto di vista neurocognitivista.
Perché piacciono maghi e vampiri: letteratura, cognitivismo e controfattualità / Calabrese, Stefano; Uboldi, Sara. - In: ENTHYMEMA. - ISSN 2037-2426. - ELETTRONICO. - XI:(2014), pp. 129-137.
Perché piacciono maghi e vampiri: letteratura, cognitivismo e controfattualità
CALABRESE, Stefano;UBOLDI, SARA
2014
Abstract
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