L’A., muovendo da una prospettiva di bilancio degli esiti attuali della legge Biagi sul mercato del lavoro si interroga sulla possibile evoluzione del quadro normativo. Ritenuto lo Statuto dei lavori l’unica direttiva perseguibile in chiave di dibattito costruttivo, l’A. verifica tale conclusione attraverso un confronto tra la visione e i valori sottesi all’impianto complessivo della legge Biagi e il contesto culturale di riferimento – con specifica attenzione al sistema delle relazioni industriali ancora fortemente connotato da tratti antagonisti tra capitale e lavoro – e, successivamente, applica tale analisi alle linee di politica del lavoro delineate dall’attuale Governo evidenziandone, così, opportunità e profili di criticità. All’esito, l’A. affronta l’interrogativo di sintesi circa l’opportunità di abrogare la legge Biagi e, rispondendo in senso negativo, argomenta piuttosto nel senso di un suo completamento come passaggio essenziale per proseguire sulla strada tracciata dalla stagione riformista cui tale provvedimento è riconducibile e che ha avuto, nella ricostruzione prospettata dall’A., il merito fondamentale di aver posto le basi per la costruzione di un diritto del lavoro nuovo capace di coniugare i valori della giustizia sociale con gli obiettivi di efficienza e competitività delle imprese.
Tre anni di Legge Biagi: bilancio e prospettive / Tiraboschi, Michele. - In: DIRITTO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI. - ISSN 1121-8762. - STAMPA. - XVI:4(2006), pp. 1097-1106.
Tre anni di Legge Biagi: bilancio e prospettive
Tiraboschi, Michele
2006
Abstract
L’A., muovendo da una prospettiva di bilancio degli esiti attuali della legge Biagi sul mercato del lavoro si interroga sulla possibile evoluzione del quadro normativo. Ritenuto lo Statuto dei lavori l’unica direttiva perseguibile in chiave di dibattito costruttivo, l’A. verifica tale conclusione attraverso un confronto tra la visione e i valori sottesi all’impianto complessivo della legge Biagi e il contesto culturale di riferimento – con specifica attenzione al sistema delle relazioni industriali ancora fortemente connotato da tratti antagonisti tra capitale e lavoro – e, successivamente, applica tale analisi alle linee di politica del lavoro delineate dall’attuale Governo evidenziandone, così, opportunità e profili di criticità. All’esito, l’A. affronta l’interrogativo di sintesi circa l’opportunità di abrogare la legge Biagi e, rispondendo in senso negativo, argomenta piuttosto nel senso di un suo completamento come passaggio essenziale per proseguire sulla strada tracciata dalla stagione riformista cui tale provvedimento è riconducibile e che ha avuto, nella ricostruzione prospettata dall’A., il merito fondamentale di aver posto le basi per la costruzione di un diritto del lavoro nuovo capace di coniugare i valori della giustizia sociale con gli obiettivi di efficienza e competitività delle imprese.File | Dimensione | Formato | |
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