Riflessione sulle forme della visione a partire dalle relazioni tra acqua e modi dello sguardo nel cinema contemporaneo. Molte sono le visioni "blurred", da intendersi non solo come “confuse", ma propriamente come le operazioni tese a “rendere indistinto” e a “offuscare” la visibilità. Riflessi e onde a perdita d'occhio, ma anche cortine d'acqua (di pioggia o altro) grazie a cui l'immagine fibrilla, e si defigura parzialmente, creando una tensione ritmica che produce una "logica della sensazione" (Deleuze), più pervasiva rispetto a quella narrativa. Sono figure del movimento incostante e sfrangiato dei flussi d'acqua nei film che hanno a che fare anche con la capacità delle immagini di rendere visibili le forze al lavoro dentro le figure, assieme alle logiche seriali delle culture. Nell'indiscernibile baluginio delle onde, i barbagli di luce e i riflessi (che sono ripiegamenti dell'immagine su di sé) aprono una danza di differenze e ripetizioni. Non è solo la mirabilia del percepire la molteplicità del movimento all'interno di un film, è l'estasi del continuo progressivo spostamento, dell'inafferrabile variazione delle figure e delle forme culturali.
Figure del sensibile e logiche culturali. Le forme (imperfette) dell'acqua dal cinema alla videoarte / Dusi, Nicola Maria. - In: SEGNOCINEMA. - ISSN 0393-3865. - STAMPA. - 182:(2013), pp. 24-26.
Figure del sensibile e logiche culturali. Le forme (imperfette) dell'acqua dal cinema alla videoarte.
DUSI, Nicola Maria
2013
Abstract
Riflessione sulle forme della visione a partire dalle relazioni tra acqua e modi dello sguardo nel cinema contemporaneo. Molte sono le visioni "blurred", da intendersi non solo come “confuse", ma propriamente come le operazioni tese a “rendere indistinto” e a “offuscare” la visibilità. Riflessi e onde a perdita d'occhio, ma anche cortine d'acqua (di pioggia o altro) grazie a cui l'immagine fibrilla, e si defigura parzialmente, creando una tensione ritmica che produce una "logica della sensazione" (Deleuze), più pervasiva rispetto a quella narrativa. Sono figure del movimento incostante e sfrangiato dei flussi d'acqua nei film che hanno a che fare anche con la capacità delle immagini di rendere visibili le forze al lavoro dentro le figure, assieme alle logiche seriali delle culture. Nell'indiscernibile baluginio delle onde, i barbagli di luce e i riflessi (che sono ripiegamenti dell'immagine su di sé) aprono una danza di differenze e ripetizioni. Non è solo la mirabilia del percepire la molteplicità del movimento all'interno di un film, è l'estasi del continuo progressivo spostamento, dell'inafferrabile variazione delle figure e delle forme culturali.Pubblicazioni consigliate
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