Il Gruppo dei Calcari Grigi comprende alcune formazioni note sin dal XVIII secolo per illoro importante contenuto fossilifero. Tra queste l'unità più giovane è la Formazione di Rotzo, ben nota per gli accumuli di bivalvi della cosiddetta 'Facies a Lithiotis'' e per la ricca flora fossile mirabilmente descritta dal Barone Achille De Zigno. Durante uno studio di dettaglio di questa Formazione nei pressi di Bellori in alta Valpantena (Monti Lessini V eronesi), entro alcuni livelli argillosi intercalati ai calcari a Lithiotis e Orbitopsella, è stata riscontrata la presenza di ambra. La sezione copre uno spessore di oltre 20 m ed è costituita da calcari e calcari marnosi ben stratificati alternati a livelli argillosi e marnosi contenenti evidenti resti vegetali. G l i strati calcarei hanno spessori variabili da alcune decine di centimetri a oltre un metro. Lo studio della microfauna a foraminiferi ha consentito il riconoscimento di due biozone, inferiormente la zona ad Orbitopsella e superiormente la zona a Bosniella (equivalente alla zona a Lituosepta compressa di Fugagnoli, 2004). L'affioramento si può pertanto datare all'intervallo tra il Sinemuriano superiore ed i l Pliensbachiano (Giurassico inferiore). L a successione sedimentaria mostra una ciclicità caratterizzata dal susseguirsi di ambienti con differenti condizioni idrodinamiche e di ossigenazione, in conseguenza di periodiche variazioni del livello relativo del mare. L'ambra di Bellori rappresenta non solo la prima segnalazione italiana di resina fossile giurassica, ma anche un caso peculiare per le sue modalità di conservazione poiché è stata prevalentemente trovata all'interno di legno fossile più o meno carbonificato. Attraverso un lungo lavoro al microscopio è stato possibile isolarne un discreto quantitativo, tale da poter effettuare le classiche analisi di routine come la termogravimetria e la spettrometria all'infrarosso. Sono state anche rinvenute piccole gocce (circa 0,7 mm) di ambra composte da un nucleo interno mostrante la tipica lucentezza e durezza, e da una zona esterna di consistenza cerosa. Il colore varia dal rosso scuro per i frammenti all'interno del carbone, al rosso scuro al nucleo e giallo chiaro-senape per la parte esterna delle piccole gocce. All'interno dei sedimenti argillosi contenenti il legno fossile, è stata trovata ambra anche sotto forma di filamenti sottili (micrometrici). Le dimensioni e la forma dei frammenti di resina fossile non hanno permesso di individuare eventuali inclusi mentre in alcuni casi si è potuto notare come l'ambra abbia conservato lo stampo della struttura del legno, come ad esempio sezioni longitudinali di tracheidi con punteggiature visibili, evidenza confermata anche dall'analisi delle sezioni sottili del legno fossile contenente la resina. Fugagnoli A. (2004). Trophic regimes of benthic foraminiferal assemblages in Lower Jurassic shallow water carbonates from northeastern Italy (Calcari Grigi, Trento Platform, Venetian Prealps). Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology, 205: 111-130.
Segnalazione di ambra giurassica a Bellori (VR), Calcari Grigi, Giurassico Inferiore / Neri, M.; Roghi, G.; Ragazzi, E.; Papazzoni, Cesare Andrea. - STAMPA. - -:(2013), pp. 51-51. (Intervento presentato al convegno XIII Giornate di Paleontologia tenutosi a Perugia nel 23-25 maggio 2013).
Segnalazione di ambra giurassica a Bellori (VR), Calcari Grigi, Giurassico Inferiore.
PAPAZZONI, Cesare Andrea
2013
Abstract
Il Gruppo dei Calcari Grigi comprende alcune formazioni note sin dal XVIII secolo per illoro importante contenuto fossilifero. Tra queste l'unità più giovane è la Formazione di Rotzo, ben nota per gli accumuli di bivalvi della cosiddetta 'Facies a Lithiotis'' e per la ricca flora fossile mirabilmente descritta dal Barone Achille De Zigno. Durante uno studio di dettaglio di questa Formazione nei pressi di Bellori in alta Valpantena (Monti Lessini V eronesi), entro alcuni livelli argillosi intercalati ai calcari a Lithiotis e Orbitopsella, è stata riscontrata la presenza di ambra. La sezione copre uno spessore di oltre 20 m ed è costituita da calcari e calcari marnosi ben stratificati alternati a livelli argillosi e marnosi contenenti evidenti resti vegetali. G l i strati calcarei hanno spessori variabili da alcune decine di centimetri a oltre un metro. Lo studio della microfauna a foraminiferi ha consentito il riconoscimento di due biozone, inferiormente la zona ad Orbitopsella e superiormente la zona a Bosniella (equivalente alla zona a Lituosepta compressa di Fugagnoli, 2004). L'affioramento si può pertanto datare all'intervallo tra il Sinemuriano superiore ed i l Pliensbachiano (Giurassico inferiore). L a successione sedimentaria mostra una ciclicità caratterizzata dal susseguirsi di ambienti con differenti condizioni idrodinamiche e di ossigenazione, in conseguenza di periodiche variazioni del livello relativo del mare. L'ambra di Bellori rappresenta non solo la prima segnalazione italiana di resina fossile giurassica, ma anche un caso peculiare per le sue modalità di conservazione poiché è stata prevalentemente trovata all'interno di legno fossile più o meno carbonificato. Attraverso un lungo lavoro al microscopio è stato possibile isolarne un discreto quantitativo, tale da poter effettuare le classiche analisi di routine come la termogravimetria e la spettrometria all'infrarosso. Sono state anche rinvenute piccole gocce (circa 0,7 mm) di ambra composte da un nucleo interno mostrante la tipica lucentezza e durezza, e da una zona esterna di consistenza cerosa. Il colore varia dal rosso scuro per i frammenti all'interno del carbone, al rosso scuro al nucleo e giallo chiaro-senape per la parte esterna delle piccole gocce. All'interno dei sedimenti argillosi contenenti il legno fossile, è stata trovata ambra anche sotto forma di filamenti sottili (micrometrici). Le dimensioni e la forma dei frammenti di resina fossile non hanno permesso di individuare eventuali inclusi mentre in alcuni casi si è potuto notare come l'ambra abbia conservato lo stampo della struttura del legno, come ad esempio sezioni longitudinali di tracheidi con punteggiature visibili, evidenza confermata anche dall'analisi delle sezioni sottili del legno fossile contenente la resina. Fugagnoli A. (2004). Trophic regimes of benthic foraminiferal assemblages in Lower Jurassic shallow water carbonates from northeastern Italy (Calcari Grigi, Trento Platform, Venetian Prealps). Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology, 205: 111-130.Pubblicazioni consigliate
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