L’innovazione nelle tecnologie dell’informazione ha assunto un ruo-lo preminente nell’indirizzare l’evoluzione dei sistemi amministrativi. La possibilità di generare e conservare documenti in formato elettronico, la diffusione di Internet e lo sviluppo di tecnologie basate su Internet tra cui, ad esempio, il cloud computing e le applicazioni Sas (Software as a service) hanno introdotto nuove soluzioni per l’automazione e l’esternalizzazione dei processi amministrativi che offrono l’opportunità di significativi incre-menti nella competitività delle imprese. Le nuove applicazioni, più ancora che in passato, costituiscono non unicamente la fonte di potenziali benefici economici, ma esercitano una fondamentale spinta propulsiva alla riprogettazione dei processi che inte-ressano non solo l’amministrazione, ma l’intera organizzazione. L’evoluzione dei sistemi amministrativi diviene così parte di un più perva-sivo cambiamento organizzativo, integrato e combinato con l’innovazione tecnologica dei sistemi informativi. La dematerializzazione della gestione documentale rappresenta una tra le più attuali direttrici di innovazione dei sistemi amministrativi. L’entità dei benefici che possono esserne tratti, sia a livello di sistema eco-nomico complessivo che di singola impresa, ha reso strategica e centrale la diffusione di massa della dematerializzazione nelle iniziative dell’Unione Europea e, conseguentemente, negli interventi normativi degli Stati mem-bri. Anche in Italia il legislatore ha, progressivamente, perfezionato e chia-rito le condizioni ed i requisiti di applicazione, contribuendo a superare un rilevante ostacolo alla sua accessibilità. La prevista obbligatorietà della fat-turazione elettronica nei rapporti commerciali con l’amministrazione pub-blica è un ulteriore e significativo strumento per incentivare la digitalizza-zione dei processi amministrativi nella generalità delle imprese. La migrazione dalla tradizione gestione del documento cartaceo alla digitalizzazione ed automazione dei processi amministrativi è, dunque, una tendenza in atto, più che una opzione di cui le imprese possono discrezio-nalmente avvalersi. Sebbene le prime applicazioni siano state introdotte da circa un ventennio, l’attuale diffusione è ancora limitata, pur evidenziando tassi di crescita divenuti negli ultimi anni sostenuti. Vi hanno fatto ricorso finora, in prevalenza, le grandi imprese attratte dai consistenti recuperi di efficienza immediatamente ritraibili. Le PMI registrano, non solo in Italia, un ritardo nell’introduzione de-gli strumenti di digitalizzazione, nonostante il loro coinvolgimento abbia una valenza cruciale. In primo luogo, costituendo il numero preponderante di operatori in tutti i Paesi industrializzati ed in via di sviluppo, la loro mi-grazione è requisito necessario per ottenere i consistenti risparmi nei siste-mi economici. A livello di singola impresa, la migrazione alla digitalizza-zione ed all’automazione dei processi amministrativi costituisce una rile-vante opportunità per incrementi di efficienza, ma più ancora per la valo-rizzazione e lo sviluppo delle competenze organizzative. L’utilizzo delle tecnologie dell’informazione più innovative permette, infatti, di ridurre l’incidenza del lavoro manuale e ripetitivo e di destinarlo ad attività a più elevato valore aggiunto, basate su più qualificanti conoscenze, contribuen-do anche a superare i limiti nella dotazione di competenze manageriali che, frequentemente, penalizzano le PMI. All’ottimizzazione dei costi può ag-giungersi la capacità della funzione amministrativa di fornire servizi, ulte-riori e qualitativamente superiori, alle funzioni aziendali con cui interagisce e ad interlocutori esterni.
L'innovazione nei processi amministrativi delle PMI. Opportunità e vincoli della fatturazione elettronica / Zavani, Mauro; DI TOMA, Paolo. - STAMPA. - (2012), pp. 1-200.
L'innovazione nei processi amministrativi delle PMI. Opportunità e vincoli della fatturazione elettronica.
ZAVANI, Mauro;DI TOMA, Paolo
2012
Abstract
L’innovazione nelle tecnologie dell’informazione ha assunto un ruo-lo preminente nell’indirizzare l’evoluzione dei sistemi amministrativi. La possibilità di generare e conservare documenti in formato elettronico, la diffusione di Internet e lo sviluppo di tecnologie basate su Internet tra cui, ad esempio, il cloud computing e le applicazioni Sas (Software as a service) hanno introdotto nuove soluzioni per l’automazione e l’esternalizzazione dei processi amministrativi che offrono l’opportunità di significativi incre-menti nella competitività delle imprese. Le nuove applicazioni, più ancora che in passato, costituiscono non unicamente la fonte di potenziali benefici economici, ma esercitano una fondamentale spinta propulsiva alla riprogettazione dei processi che inte-ressano non solo l’amministrazione, ma l’intera organizzazione. L’evoluzione dei sistemi amministrativi diviene così parte di un più perva-sivo cambiamento organizzativo, integrato e combinato con l’innovazione tecnologica dei sistemi informativi. La dematerializzazione della gestione documentale rappresenta una tra le più attuali direttrici di innovazione dei sistemi amministrativi. L’entità dei benefici che possono esserne tratti, sia a livello di sistema eco-nomico complessivo che di singola impresa, ha reso strategica e centrale la diffusione di massa della dematerializzazione nelle iniziative dell’Unione Europea e, conseguentemente, negli interventi normativi degli Stati mem-bri. Anche in Italia il legislatore ha, progressivamente, perfezionato e chia-rito le condizioni ed i requisiti di applicazione, contribuendo a superare un rilevante ostacolo alla sua accessibilità. La prevista obbligatorietà della fat-turazione elettronica nei rapporti commerciali con l’amministrazione pub-blica è un ulteriore e significativo strumento per incentivare la digitalizza-zione dei processi amministrativi nella generalità delle imprese. La migrazione dalla tradizione gestione del documento cartaceo alla digitalizzazione ed automazione dei processi amministrativi è, dunque, una tendenza in atto, più che una opzione di cui le imprese possono discrezio-nalmente avvalersi. Sebbene le prime applicazioni siano state introdotte da circa un ventennio, l’attuale diffusione è ancora limitata, pur evidenziando tassi di crescita divenuti negli ultimi anni sostenuti. Vi hanno fatto ricorso finora, in prevalenza, le grandi imprese attratte dai consistenti recuperi di efficienza immediatamente ritraibili. Le PMI registrano, non solo in Italia, un ritardo nell’introduzione de-gli strumenti di digitalizzazione, nonostante il loro coinvolgimento abbia una valenza cruciale. In primo luogo, costituendo il numero preponderante di operatori in tutti i Paesi industrializzati ed in via di sviluppo, la loro mi-grazione è requisito necessario per ottenere i consistenti risparmi nei siste-mi economici. A livello di singola impresa, la migrazione alla digitalizza-zione ed all’automazione dei processi amministrativi costituisce una rile-vante opportunità per incrementi di efficienza, ma più ancora per la valo-rizzazione e lo sviluppo delle competenze organizzative. L’utilizzo delle tecnologie dell’informazione più innovative permette, infatti, di ridurre l’incidenza del lavoro manuale e ripetitivo e di destinarlo ad attività a più elevato valore aggiunto, basate su più qualificanti conoscenze, contribuen-do anche a superare i limiti nella dotazione di competenze manageriali che, frequentemente, penalizzano le PMI. All’ottimizzazione dei costi può ag-giungersi la capacità della funzione amministrativa di fornire servizi, ulte-riori e qualitativamente superiori, alle funzioni aziendali con cui interagisce e ad interlocutori esterni.Pubblicazioni consigliate
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