Una vertenza sindacale. Come tante nel secondo dopoguerra italiano. In questo caso, però, restano uccisi sei scioperanti, tutti per colpi d’arma da fuoco esplosi dalle forze dell’ordine. E’ un dramma inedito anche per quegli anni difficili. Un eccidio davanti ad una fabbrica, nel cuore della modernità industriale, al centro della regione rossa per eccellenza. Un evento che segna la storia d’Italia di quegli anni, eppure poco indagato dalla storiografia. L’intento del volume è ricostruire quel conflitto di lavoro, indagarne le conseguenze politiche e giudiziarie, il processo penale a carico dei lavoratori e la causa civile contro lo Stato. Avviene a Modena, ma non è una storia di periferia. L’Emilia è al centro dell’attenzione dello Stato e dei governi della prima legislatura perché ritenuta il nucleo di una possibile sovversione. I comunisti emiliani sono forti e poco disponibili alla mediazione, convinti della loro autosufficienza: il «partito nuovo» di Togliatti non si è ancora affermato in pianura Padana. Così, questa, è una storia che si muove tra Modena e Roma, in andata e ritorno, che contribuisce a delineare le culture politiche e sociali che si confrontano negli anni del dopoguerra, a mettere in rilievo i condizionamenti della guerra fredda, ma anche gli spazi autonomi all’interno dei quali si definiscono le scelte dei diversi protagonisti. Permette di analizzare le culture dei ceti economici e dell’apparato dello Stato, al centro come in provincia, di fronte al protagonismo del mondo del lavoro. Di descrivere le politiche del Partito comunista dalla prospettiva provinciale di una federazione importante, indicata dai vertici romani – con le altre della regione – come modello politico alternativo a quello nazionale, ma in realtà ancora attraversata dal mito rivoluzionario. Al centro resta un nodo irrisolto ereditato dal passato, ma ora, dopo la Costituzione, urgente. A Modena come a Roma. La definizione del lavoro come diritto di cittadinanza, il riconoscimento e la legittimazione del lavoro organizzato nella nuova Repubblica
All'alba della Repubblica. Modena, 9 gennaio 1950. L'eccidio delle Fonderie Riunite / Bertucelli, Lorenzo. - STAMPA. - (2012), pp. 1-326.
All'alba della Repubblica. Modena, 9 gennaio 1950. L'eccidio delle Fonderie Riunite
BERTUCELLI, Lorenzo
2012
Abstract
Una vertenza sindacale. Come tante nel secondo dopoguerra italiano. In questo caso, però, restano uccisi sei scioperanti, tutti per colpi d’arma da fuoco esplosi dalle forze dell’ordine. E’ un dramma inedito anche per quegli anni difficili. Un eccidio davanti ad una fabbrica, nel cuore della modernità industriale, al centro della regione rossa per eccellenza. Un evento che segna la storia d’Italia di quegli anni, eppure poco indagato dalla storiografia. L’intento del volume è ricostruire quel conflitto di lavoro, indagarne le conseguenze politiche e giudiziarie, il processo penale a carico dei lavoratori e la causa civile contro lo Stato. Avviene a Modena, ma non è una storia di periferia. L’Emilia è al centro dell’attenzione dello Stato e dei governi della prima legislatura perché ritenuta il nucleo di una possibile sovversione. I comunisti emiliani sono forti e poco disponibili alla mediazione, convinti della loro autosufficienza: il «partito nuovo» di Togliatti non si è ancora affermato in pianura Padana. Così, questa, è una storia che si muove tra Modena e Roma, in andata e ritorno, che contribuisce a delineare le culture politiche e sociali che si confrontano negli anni del dopoguerra, a mettere in rilievo i condizionamenti della guerra fredda, ma anche gli spazi autonomi all’interno dei quali si definiscono le scelte dei diversi protagonisti. Permette di analizzare le culture dei ceti economici e dell’apparato dello Stato, al centro come in provincia, di fronte al protagonismo del mondo del lavoro. Di descrivere le politiche del Partito comunista dalla prospettiva provinciale di una federazione importante, indicata dai vertici romani – con le altre della regione – come modello politico alternativo a quello nazionale, ma in realtà ancora attraversata dal mito rivoluzionario. Al centro resta un nodo irrisolto ereditato dal passato, ma ora, dopo la Costituzione, urgente. A Modena come a Roma. La definizione del lavoro come diritto di cittadinanza, il riconoscimento e la legittimazione del lavoro organizzato nella nuova RepubblicaFile | Dimensione | Formato | |
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