Il Naltrexone (N-cyclopropylmethylnoroxymorphone) e’ un antagonista dei recettori oppioidi, a lunga durata d’azione, attivo anche per via orale, efficace nel mantenere l’astinenza nei tossicodipendenti da oppiacei dopo la disintossicazione. Recentemente e’ stato lanciato prima negli Stati Uniti poi anche in Canada per il trattamento della dipendenza alcolica. In entrambi questi tipi di dipendenza il naltrexone e’ utile quando impiegato nell’ambito di un programma integrato come un’aggiunta agli interventi riabilitativi sociali e psicoterapeutici. Sia nel trattamento della dipendenza da eroina che da alcol il naltrexone e’ risultato essere un farmaco ben tollerato e con pochi effetti collaterali limitati al tratto gastrointestinale. Unico effetto collaterale da valutare con attenzione sembra essere una possibile tossicita’ epatica, forse dose dipendente in quanto e’ stata segnalata soprattutto con dosi piu’ elevate di quelle usate nel trattamento della dipendenza. Gli strumenti (farmacologici e non) utilizzabili per il trattamento dell’astinenza da oppiacei sono numerosi. Qualunque trattamento di detossificazione, di per sé, ha però scarsa efficacia a lungo termine. A breve termine i risultati migliori sembrano ottenersi con i metodi più rapidi o ultra-rapidi ma la sicurezza di queste ultime tecniche, ad oggi, non e’ stata ancora accertata in modo definitivo. Chi gestisce il programma terapeutico ha il compito di saper proporre l’intervento piu’ adeguato sulla base dei bisogni del paziente, delle risorse disponibili e degli obiettivi del trattamento.

I trattamenti di prevenzione delle recidive nei tossicodipendenti da oppiacei / Sternieri, E; Ferrari, Anna. - STAMPA. - (1992), pp. 18-21.

I trattamenti di prevenzione delle recidive nei tossicodipendenti da oppiacei

FERRARI, Anna
1992

Abstract

Il Naltrexone (N-cyclopropylmethylnoroxymorphone) e’ un antagonista dei recettori oppioidi, a lunga durata d’azione, attivo anche per via orale, efficace nel mantenere l’astinenza nei tossicodipendenti da oppiacei dopo la disintossicazione. Recentemente e’ stato lanciato prima negli Stati Uniti poi anche in Canada per il trattamento della dipendenza alcolica. In entrambi questi tipi di dipendenza il naltrexone e’ utile quando impiegato nell’ambito di un programma integrato come un’aggiunta agli interventi riabilitativi sociali e psicoterapeutici. Sia nel trattamento della dipendenza da eroina che da alcol il naltrexone e’ risultato essere un farmaco ben tollerato e con pochi effetti collaterali limitati al tratto gastrointestinale. Unico effetto collaterale da valutare con attenzione sembra essere una possibile tossicita’ epatica, forse dose dipendente in quanto e’ stata segnalata soprattutto con dosi piu’ elevate di quelle usate nel trattamento della dipendenza. Gli strumenti (farmacologici e non) utilizzabili per il trattamento dell’astinenza da oppiacei sono numerosi. Qualunque trattamento di detossificazione, di per sé, ha però scarsa efficacia a lungo termine. A breve termine i risultati migliori sembrano ottenersi con i metodi più rapidi o ultra-rapidi ma la sicurezza di queste ultime tecniche, ad oggi, non e’ stata ancora accertata in modo definitivo. Chi gestisce il programma terapeutico ha il compito di saper proporre l’intervento piu’ adeguato sulla base dei bisogni del paziente, delle risorse disponibili e degli obiettivi del trattamento.
1992
Sternieri, E; Ferrari, Anna
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

Licenza Creative Commons
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/839890
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact