L’idea di questo volume è nata dalla considerazione di tre fat-tori. In primo luogo, l’importanza per l’economia europea dell’industria dell’autoveicolo, in termini di ricchezza prodotta, di lavoratori occupati, di contributo alle esportazioni verso Stati terzi e d’impulso all’innovazione; in secondo luogo, l’incidenza sempre più rilevante che su tale settore viene ad esercitare, sotto una pluralità di aspetti, il diritto dell’Unione europea. Infine, e soprattutto, la consta-tazione dell’assenza, nella letteratura giuridica, di un’opera che cerchi di fare il punto, in maniera sistematica, sul quadro normativo emer-gente in riferimento al comparto automobilistico dalle fonti del dirit-to dell’Unione europea. Invero, il settore è preso in considerazione dalla legislazione europea da prospettive, e in virtù di “basi giuridi-che”, differenti. Le norme rilevanti in subiecta materia appartengono a branche del diritto dell’Unione europea (mercato interno; concor-renza e aiuti di Stato; ambiente; armonizzazione fiscale; protezione dei consumatori; industria; politica commerciale) tradizionalmente oggetto di analisi distinta nella letteratura specializzata, mentre è si-nora mancato un contributo volto a discutere tali interventi in un contesto unitario. Qualora considerata nel suo insieme, l’Unione europea, con quasi diciassette milioni di veicoli all’anno, è il primo produttore mondiale; mentre sono circa dodici milioni le persone il cui impiego è legato all’industria automobilistica (dati tratti da ACEA, The Auto-mobile Industry, Pocket Guide, settembre 2011). Quest’ultima rappresen-ta poi il più importante investitore in ricerca e sviluppo nell’ambito dell’Unione europea, avendo impiegato a tal fine nel 2008 ventisei miliardi di euro. Merita poi sottolineare che la bilancia commerciale dell’Unione europea nel campo automobilistico registra un impres-sionante saldo positivo, pari nel 2010 a cinquantasette miliardi di euro. L’impatto del diritto dell’Unione europea sul settore è sempre più incisivo e riguarda ormai gli aspetti essenziali della produzione, commercializzazione, impiego e smaltimento degli autoveicoli. Le norme europee, in continua evoluzione, vengono elaborate con il significativo apporto dei principali attori interessati, grazie anche al processo “CARS 21” avviato nel 2005 e rilanciato dalla Decisione della Commissione del 14 ottobre 2010. Nucleo originario della regolamentazione europea è il mercato unico. La creazione nell’Unione europea di un mercato senza fron-tiere, con cinquecento milioni di individui, costituisce un risultato fondamentale per le industrie e per i consumatori. Nonostante i pro-gressi conseguiti in materia d’armonizzazione legislativa e tecnica (si pensi al sistema di omologazione comunitaria), la piena realizzazione del mercato unico nel settore automobilistico incontra ancora alcuni ostacoli, ad esempio in materia fiscale. La crisi economica e finanziaria ha poi riaperto la discussione riguardo agli interventi pubblici di sostegno al mercato dell’auto e alla loro compatibilità con le norme europee sugli aiuti di Stato. Altro tradizionale profilo d’intervento normativo nel settore, anche nell’ottica d’assicurare il corretto funzionamento del mercato interno, è la disciplina a tutela della concorrenza. Il regime relativo alla vendita degli autoveicoli nuovi e ai servizi post-vendita ha recen-temente subito una radicale riforma. Gli accordi di distribuzione de-gli autoveicoli, oggetto di disciplina specifica in virtù del Regolamen-to n. 1400/2002, a partire dal 1° giugno 2013 dovranno essere valu-tati, su ben diversi presupposti, alla luce del nuovo Regolamento ge-nerale d’esenzione per categoria per gli accordi verticali (n. 330/2010). Uno specifico e innovativo quadro giuridico è stato d’altra parte delineato con il Regolamento n. 461/2010 per i servizi d’assistenza e riparazione post-vendita. Una delle principali sfide per l’Unione europea è lo sviluppo di un trasporto stradale più sicuro e sostenibile. Nel luglio 2010 la Commissione europea ha adottato un ambizioso piano di azioni, con l’obiettivo di dimezzare il numero di vittime della strada entro il 2020. Il trasporto su strada è il secondo settore di emissioni di gas a effetto serra ed è all’origine dell’emissione di altre sostanze che inci-dono sulla qualità dell’aria. L’Unione europea persegue un approccio integrato per la riduzione delle emissioni di CO2, il quale si fonda oggi anche sull’imposizione, da parte del Regolamento n. 443/2009, di stringenti obiettivi a carico dei produttori di auto nuove.

L'autoveicolo nel nuovo contesto giuridico europeo - The motor vehicle in the new european legal framework / Gestri, Marco. - STAMPA. - (2012), pp. I-308.

L'autoveicolo nel nuovo contesto giuridico europeo - The motor vehicle in the new european legal framework

GESTRI, Marco
2012

Abstract

L’idea di questo volume è nata dalla considerazione di tre fat-tori. In primo luogo, l’importanza per l’economia europea dell’industria dell’autoveicolo, in termini di ricchezza prodotta, di lavoratori occupati, di contributo alle esportazioni verso Stati terzi e d’impulso all’innovazione; in secondo luogo, l’incidenza sempre più rilevante che su tale settore viene ad esercitare, sotto una pluralità di aspetti, il diritto dell’Unione europea. Infine, e soprattutto, la consta-tazione dell’assenza, nella letteratura giuridica, di un’opera che cerchi di fare il punto, in maniera sistematica, sul quadro normativo emer-gente in riferimento al comparto automobilistico dalle fonti del dirit-to dell’Unione europea. Invero, il settore è preso in considerazione dalla legislazione europea da prospettive, e in virtù di “basi giuridi-che”, differenti. Le norme rilevanti in subiecta materia appartengono a branche del diritto dell’Unione europea (mercato interno; concor-renza e aiuti di Stato; ambiente; armonizzazione fiscale; protezione dei consumatori; industria; politica commerciale) tradizionalmente oggetto di analisi distinta nella letteratura specializzata, mentre è si-nora mancato un contributo volto a discutere tali interventi in un contesto unitario. Qualora considerata nel suo insieme, l’Unione europea, con quasi diciassette milioni di veicoli all’anno, è il primo produttore mondiale; mentre sono circa dodici milioni le persone il cui impiego è legato all’industria automobilistica (dati tratti da ACEA, The Auto-mobile Industry, Pocket Guide, settembre 2011). Quest’ultima rappresen-ta poi il più importante investitore in ricerca e sviluppo nell’ambito dell’Unione europea, avendo impiegato a tal fine nel 2008 ventisei miliardi di euro. Merita poi sottolineare che la bilancia commerciale dell’Unione europea nel campo automobilistico registra un impres-sionante saldo positivo, pari nel 2010 a cinquantasette miliardi di euro. L’impatto del diritto dell’Unione europea sul settore è sempre più incisivo e riguarda ormai gli aspetti essenziali della produzione, commercializzazione, impiego e smaltimento degli autoveicoli. Le norme europee, in continua evoluzione, vengono elaborate con il significativo apporto dei principali attori interessati, grazie anche al processo “CARS 21” avviato nel 2005 e rilanciato dalla Decisione della Commissione del 14 ottobre 2010. Nucleo originario della regolamentazione europea è il mercato unico. La creazione nell’Unione europea di un mercato senza fron-tiere, con cinquecento milioni di individui, costituisce un risultato fondamentale per le industrie e per i consumatori. Nonostante i pro-gressi conseguiti in materia d’armonizzazione legislativa e tecnica (si pensi al sistema di omologazione comunitaria), la piena realizzazione del mercato unico nel settore automobilistico incontra ancora alcuni ostacoli, ad esempio in materia fiscale. La crisi economica e finanziaria ha poi riaperto la discussione riguardo agli interventi pubblici di sostegno al mercato dell’auto e alla loro compatibilità con le norme europee sugli aiuti di Stato. Altro tradizionale profilo d’intervento normativo nel settore, anche nell’ottica d’assicurare il corretto funzionamento del mercato interno, è la disciplina a tutela della concorrenza. Il regime relativo alla vendita degli autoveicoli nuovi e ai servizi post-vendita ha recen-temente subito una radicale riforma. Gli accordi di distribuzione de-gli autoveicoli, oggetto di disciplina specifica in virtù del Regolamen-to n. 1400/2002, a partire dal 1° giugno 2013 dovranno essere valu-tati, su ben diversi presupposti, alla luce del nuovo Regolamento ge-nerale d’esenzione per categoria per gli accordi verticali (n. 330/2010). Uno specifico e innovativo quadro giuridico è stato d’altra parte delineato con il Regolamento n. 461/2010 per i servizi d’assistenza e riparazione post-vendita. Una delle principali sfide per l’Unione europea è lo sviluppo di un trasporto stradale più sicuro e sostenibile. Nel luglio 2010 la Commissione europea ha adottato un ambizioso piano di azioni, con l’obiettivo di dimezzare il numero di vittime della strada entro il 2020. Il trasporto su strada è il secondo settore di emissioni di gas a effetto serra ed è all’origine dell’emissione di altre sostanze che inci-dono sulla qualità dell’aria. L’Unione europea persegue un approccio integrato per la riduzione delle emissioni di CO2, il quale si fonda oggi anche sull’imposizione, da parte del Regolamento n. 443/2009, di stringenti obiettivi a carico dei produttori di auto nuove.
2012
9788814175022
GIUFFRE'
ITALIA
L'autoveicolo nel nuovo contesto giuridico europeo - The motor vehicle in the new european legal framework / Gestri, Marco. - STAMPA. - (2012), pp. I-308.
Gestri, Marco
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