Questa volume intende strutturare un’area terapeutica dai confi ni edalle prospettive ancora non ben delineate, comprendenti cure palliativecon tipi diversi di energia portati nel corpo del paziente per mezzo distrumenti scarsamente invasivi. Tra i metodi attualmente in uso clinico,sceglieremo una classifi cazione riferita al tipo di energia fi sica erogataallo scopo di distruggere le cellule tumorali o di veicolare su di essecomposti chimici genetici immunologici ad attività antineoplastica.Esiste una tappa nella storia naturale di ogni singolo paziente affettoda cancro, in cui esaurite le scorte di farmaci chemioterapici, dimessoil paziente dalla struttura ospedaliera, e non trovando indicazione allasua recettività in un Hospice, egli è generalmente abbandonato a sestesso, a trattamenti sintomatici più o meno analgesici, a terapie nonconvenzionali di multiforme natura. In quest’area collocheremo lacultura espressa in questo lavoro, proprio perché non essendo sancitala immediata terminalità del paziente, in quanto le lesioni tumoralinon hanno compromesso defi nitivamente gli organi vitali, vi è spazioper espletare una terapia citoriduttiva sui singoli focolai metastatici. Siottiene, pertanto, spesso un miglioramento della qualità di vita, talvoltaanche un prolungamento della medesima colpendo un bersaglio,ad esempio, di cluster metastatici contigui a strutture vascolarimaggiori: nel caso del fegato nel caso del fegato come dell’arteriaepatica, la vena porta o il coledoco. Nel caso del rene: la pelvi renale ol’imbocco pieloureterale; nel caso del polmone la compressione di ungrosso bronco intrinseca o estrinseca o di un’arteria polmonare ecc.Pertanto, vi è un notevole interesse non solo speculativo ma ancheclinico applicativo immediato a formulare una mappa di conoscenzeorganiche sulle opzioni terapeutiche palliative strumentali in questa fase della vita dei pazienti, specialmente in considerazione di etàparticolarmente giovanili e di numero di lesioni limitato tecnicamenteaggredibili con questi strumenti.Tratteremo nell’ordine di: radiofrequenze; elettroterapia ed elettrochemioterapia;crioterapia; laser terapia per infi ssione con fi bra otticadella neoplasia; fototerapia con coloranti radiosensibili; infi ltrazioneintratumorale di principi attivi, chemioterapici, immunomodulanti;ipertermia in senso generale, locoregionale, focale; terapia locoregionale;terapia genica; terapia con anticoagulanti.Sfortunatamente, la maggior parte dei reports inerenti queste terapienon esprimono ricerche cliniche di fase tre, in grado di commisurare,cioè, in modo statisticamente signifi cativo, la superiore effi cacia diquesti trattamenti al confronto con altri già clinicamente consolidati;né risulta, per ora, possibile condurre su questi studi delle attendibilimetaanalisi, utili alla causa della imperante “Evidence Based Medicine”,per la mancanza precipua di omogeneità metodologica e casistica.Nondimeno, anche se la carenza di taluni essenziali requisiti non consenteper ora la consacrazione di questi metodi all’interno di percorsiterapeutici di “consensus”, non si può ignorare la notevole professionalitàe cultura tecnologica in essi espressa, né prescindere dall’impegnoprofuso da Istituzioni, Aziende e operatori al riguardo.È proprio la individualità della patologia del paziente, non più eligibilein cure da protocollo, ma suscettibile ancora di trattamenti quoad vitam a rendere questa review comunque signifi cativa per defi nirne lo statodell’arte, da cui deve comunque scaturire la tensione a porre regoleuniversalmente accettabili e codici procedurali di rilevanza generale.

Terapie palliativesub-invasive del cancroStato dell’arte / Palmieri, Beniamino. - STAMPA. - (2011), pp. 1-310.

Terapie palliativesub-invasive del cancroStato dell’arte

PALMIERI, Beniamino
2011

Abstract

Questa volume intende strutturare un’area terapeutica dai confi ni edalle prospettive ancora non ben delineate, comprendenti cure palliativecon tipi diversi di energia portati nel corpo del paziente per mezzo distrumenti scarsamente invasivi. Tra i metodi attualmente in uso clinico,sceglieremo una classifi cazione riferita al tipo di energia fi sica erogataallo scopo di distruggere le cellule tumorali o di veicolare su di essecomposti chimici genetici immunologici ad attività antineoplastica.Esiste una tappa nella storia naturale di ogni singolo paziente affettoda cancro, in cui esaurite le scorte di farmaci chemioterapici, dimessoil paziente dalla struttura ospedaliera, e non trovando indicazione allasua recettività in un Hospice, egli è generalmente abbandonato a sestesso, a trattamenti sintomatici più o meno analgesici, a terapie nonconvenzionali di multiforme natura. In quest’area collocheremo lacultura espressa in questo lavoro, proprio perché non essendo sancitala immediata terminalità del paziente, in quanto le lesioni tumoralinon hanno compromesso defi nitivamente gli organi vitali, vi è spazioper espletare una terapia citoriduttiva sui singoli focolai metastatici. Siottiene, pertanto, spesso un miglioramento della qualità di vita, talvoltaanche un prolungamento della medesima colpendo un bersaglio,ad esempio, di cluster metastatici contigui a strutture vascolarimaggiori: nel caso del fegato nel caso del fegato come dell’arteriaepatica, la vena porta o il coledoco. Nel caso del rene: la pelvi renale ol’imbocco pieloureterale; nel caso del polmone la compressione di ungrosso bronco intrinseca o estrinseca o di un’arteria polmonare ecc.Pertanto, vi è un notevole interesse non solo speculativo ma ancheclinico applicativo immediato a formulare una mappa di conoscenzeorganiche sulle opzioni terapeutiche palliative strumentali in questa fase della vita dei pazienti, specialmente in considerazione di etàparticolarmente giovanili e di numero di lesioni limitato tecnicamenteaggredibili con questi strumenti.Tratteremo nell’ordine di: radiofrequenze; elettroterapia ed elettrochemioterapia;crioterapia; laser terapia per infi ssione con fi bra otticadella neoplasia; fototerapia con coloranti radiosensibili; infi ltrazioneintratumorale di principi attivi, chemioterapici, immunomodulanti;ipertermia in senso generale, locoregionale, focale; terapia locoregionale;terapia genica; terapia con anticoagulanti.Sfortunatamente, la maggior parte dei reports inerenti queste terapienon esprimono ricerche cliniche di fase tre, in grado di commisurare,cioè, in modo statisticamente signifi cativo, la superiore effi cacia diquesti trattamenti al confronto con altri già clinicamente consolidati;né risulta, per ora, possibile condurre su questi studi delle attendibilimetaanalisi, utili alla causa della imperante “Evidence Based Medicine”,per la mancanza precipua di omogeneità metodologica e casistica.Nondimeno, anche se la carenza di taluni essenziali requisiti non consenteper ora la consacrazione di questi metodi all’interno di percorsiterapeutici di “consensus”, non si può ignorare la notevole professionalitàe cultura tecnologica in essi espressa, né prescindere dall’impegnoprofuso da Istituzioni, Aziende e operatori al riguardo.È proprio la individualità della patologia del paziente, non più eligibilein cure da protocollo, ma suscettibile ancora di trattamenti quoad vitam a rendere questa review comunque signifi cativa per defi nirne lo statodell’arte, da cui deve comunque scaturire la tensione a porre regoleuniversalmente accettabili e codici procedurali di rilevanza generale.
2011
9788848125864
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ITALIA
Terapie palliativesub-invasive del cancroStato dell’arte / Palmieri, Beniamino. - STAMPA. - (2011), pp. 1-310.
Palmieri, Beniamino
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/761868
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