Il lavoro fornisce un contributo alla conoscenza delle direzioni lungo le quali si sviluppano i diversi processi di gestione del capitale intellettuale. I modelli di business dell’industria dei servizi finanziari stanno cambiando un po’ ovunque a livello mondiale e nuove risorse chiave in prospettiva strategica emergono: alcune di queste sono basate sul capitale intellettuale e sulle nuove capacità organizzative di gestione del medesimo. Soprattutto, a partire dalla seconda metà degli anni ‘80, si è assistito ad uno sviluppo competitivo e strutturale dell’industria dei servizi finanziari, che continua a rafforzare l’orientamento al capitale intellettuale all’interno del settore.Sulla base di queste brevi considerazioni il presente capitolo è organizzato nel seguente modo. Il paragrafo 1 rappresenta l’introduzione al lavoro. Il paragrafo 2 affronta il te-ma da un’angolazione esclusivamente teorica. L’analisi della letteratura consente di desumere come il capitale intellettuale sia un insieme di elementi molto eterogeneo; infatti la pluralità di studi e ricerche economico–aziendali prodotti in materia presenta proposte di inqua-dramento e contributi interpretativi non sempre e non del tutto convergenti. Nel tempo è emerso un quadro interpretativo che descrive e suddivide il capitale intellettuale in alcune componenti interagenti tra loro e in continua evoluzione: il capitale umano, il capitale strutturale ed il capitale relazionale. Utilizzando questo schema si fa riferimento all’ampio dibattito che si è sviluppato sul tema (paragrafo 2.1) anche con specifico riferimento al settore dei servizi finanziari (paragrafo 2.2). Successivamente vengono svolte alcune riflessioni sull’importanza della rilevazione delle risorse intangibili e sulla necessità di sviluppare sistemi di misurazione e comunicazione di questi elementi; a questa diffusa esigenza il mondo professionale e gli accademici hanno risposto sviluppando una serie di metodi, algoritmi, in-dicatori, con approcci decisamente differenziati; l’obiettivo generale di questi sistemi è quello di fornire un quadro completo del valore di tutte le risorse a disposizione dell’azienda utilizzando, accanto ai tradizionali criteri economico-finanziari adottati per gli asset tangibili, an-che indicatori di performance capaci di monitorare, qualificare e quantificare l’apporto degli intangibili nel potenziale d’innovazione, di crescita, di efficienza e di solidità di un’organizzazione imprenditoriale. Non viene presentata un’analisi completa dei singoli metodi di misu-razione e reporting degli elementi del capitale intellettuale fino ad oggi già proposti in ambito accademico ed utilizzati presso le varie aziende, bensì viene illustrata una sorta di mappa dei metodi ritenuti maggiormente significativi (paragrafo 2.3). Viene quindi descritto il metodo applicato nel presente studio, Value Added Intellectual Coefficient - VAICTM, cercando di illu-strarne l’adattabilità al settore bancario-finanziario (paragrafo 2.4).Il paragrafo 3 è esclusivamente dedicato all’analisi empirica. Il metodo prescelto, VAICTM, viene applicato ad un campione di 63 banche appartenenti a 15 paesi europei. Il paragrafo 3.1 descrive il campione analizzato che risulta composto in prevalenza da banche di medie e grandi dimensioni (totale attivo superiore a 100 miliardi di euro) e, in misura minore, da alcune banche di piccola dimensione. L’analisi prosegue con il calcolo del VAICTM e delle sue distinte componenti: differenze tra paesi, dimensioni e status di quotata/non quotata mo-strano valori diversi di VAICTM a dimostrazione di come, anche all’interno di un settore relati-vamente omogeneo come quello bancario, eterogeneo sia il potenziale presente per la creazione del valore aziendale (paragrafo 3.2). Viene successivamente indagata la relazione esi-stente tra il VAICTM e le sue singole componenti rispetto alla performance aziendale e la valutazione del mercato (paragrafo 3.3). Chiudono il capitolo alcune osservazioni di sintesi ed un paragrafo (5) in cui viene svolta una sintetica rassegna degli studi empirici sul capitale intellettuale nel settore dei servizi finanziari.
L'efficienza del capitale intellettuale nel settore bancario europeo / Vezzani, Paola; M., Torresetti; S., Olivetti. - STAMPA. - (2007), pp. 50-98.
L'efficienza del capitale intellettuale nel settore bancario europeo
VEZZANI, Paola;
2007
Abstract
Il lavoro fornisce un contributo alla conoscenza delle direzioni lungo le quali si sviluppano i diversi processi di gestione del capitale intellettuale. I modelli di business dell’industria dei servizi finanziari stanno cambiando un po’ ovunque a livello mondiale e nuove risorse chiave in prospettiva strategica emergono: alcune di queste sono basate sul capitale intellettuale e sulle nuove capacità organizzative di gestione del medesimo. Soprattutto, a partire dalla seconda metà degli anni ‘80, si è assistito ad uno sviluppo competitivo e strutturale dell’industria dei servizi finanziari, che continua a rafforzare l’orientamento al capitale intellettuale all’interno del settore.Sulla base di queste brevi considerazioni il presente capitolo è organizzato nel seguente modo. Il paragrafo 1 rappresenta l’introduzione al lavoro. Il paragrafo 2 affronta il te-ma da un’angolazione esclusivamente teorica. L’analisi della letteratura consente di desumere come il capitale intellettuale sia un insieme di elementi molto eterogeneo; infatti la pluralità di studi e ricerche economico–aziendali prodotti in materia presenta proposte di inqua-dramento e contributi interpretativi non sempre e non del tutto convergenti. Nel tempo è emerso un quadro interpretativo che descrive e suddivide il capitale intellettuale in alcune componenti interagenti tra loro e in continua evoluzione: il capitale umano, il capitale strutturale ed il capitale relazionale. Utilizzando questo schema si fa riferimento all’ampio dibattito che si è sviluppato sul tema (paragrafo 2.1) anche con specifico riferimento al settore dei servizi finanziari (paragrafo 2.2). Successivamente vengono svolte alcune riflessioni sull’importanza della rilevazione delle risorse intangibili e sulla necessità di sviluppare sistemi di misurazione e comunicazione di questi elementi; a questa diffusa esigenza il mondo professionale e gli accademici hanno risposto sviluppando una serie di metodi, algoritmi, in-dicatori, con approcci decisamente differenziati; l’obiettivo generale di questi sistemi è quello di fornire un quadro completo del valore di tutte le risorse a disposizione dell’azienda utilizzando, accanto ai tradizionali criteri economico-finanziari adottati per gli asset tangibili, an-che indicatori di performance capaci di monitorare, qualificare e quantificare l’apporto degli intangibili nel potenziale d’innovazione, di crescita, di efficienza e di solidità di un’organizzazione imprenditoriale. Non viene presentata un’analisi completa dei singoli metodi di misu-razione e reporting degli elementi del capitale intellettuale fino ad oggi già proposti in ambito accademico ed utilizzati presso le varie aziende, bensì viene illustrata una sorta di mappa dei metodi ritenuti maggiormente significativi (paragrafo 2.3). Viene quindi descritto il metodo applicato nel presente studio, Value Added Intellectual Coefficient - VAICTM, cercando di illu-strarne l’adattabilità al settore bancario-finanziario (paragrafo 2.4).Il paragrafo 3 è esclusivamente dedicato all’analisi empirica. Il metodo prescelto, VAICTM, viene applicato ad un campione di 63 banche appartenenti a 15 paesi europei. Il paragrafo 3.1 descrive il campione analizzato che risulta composto in prevalenza da banche di medie e grandi dimensioni (totale attivo superiore a 100 miliardi di euro) e, in misura minore, da alcune banche di piccola dimensione. L’analisi prosegue con il calcolo del VAICTM e delle sue distinte componenti: differenze tra paesi, dimensioni e status di quotata/non quotata mo-strano valori diversi di VAICTM a dimostrazione di come, anche all’interno di un settore relati-vamente omogeneo come quello bancario, eterogeneo sia il potenziale presente per la creazione del valore aziendale (paragrafo 3.2). Viene successivamente indagata la relazione esi-stente tra il VAICTM e le sue singole componenti rispetto alla performance aziendale e la valutazione del mercato (paragrafo 3.3). Chiudono il capitolo alcune osservazioni di sintesi ed un paragrafo (5) in cui viene svolta una sintetica rassegna degli studi empirici sul capitale intellettuale nel settore dei servizi finanziari.Pubblicazioni consigliate
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