Componente del comitato nazionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali "Dall'Abbazia di Nonantola al sistema benedettino".Con decreto del Ministro per i Beni e le Attività Culturali del 7 febbraio 2003 è stato costituito il Comitato Nazionale "Dall'Abbazia di Nonantola al Sistema Benedettino" con il compito di promuovere, preparare ed attuare le manifestazioni e denominate "Monachesimo e Sistema Benedettino, Abbazie, Centro di Cultura e di Civiltà".L'ambizione dei promotori è di inaugurare una rete di contatti tra i grandi monasteri europei, quasi una rete turistica e culturale che, si spera, un giorno possa diventare concreta.Dietro la visione di Anselmo e dei suoi successori, Nonantola resta caposaldo di una rete internazionale di monasteri e di legami politici con l'Impero e con il Papato. Per questo motivo, le celebrazioni dell'Abbazia di Nonantola vogliono sottolineare un senso diverso e, se vogliamo, più profondo del concetto di "Europa". L'intento delle celebrazioni del 2003 è quindi di far conoscere e di mettere in luce, sotto vari aspetti e in modo scientifico e documentario, il ruolo e l'importanza dell'Abbazia di Nonantola nel contesto nazionale ed europeo, soprattutto nel periodo del suo massimo splendore, e la presenza e l'azione dei monaci benedettini in Emilia Romagna, ai quali siamo in qualche modo tuttora debitori.Per queste celebrazioni è stato istituito un Comitato Nazionale "Dall'Abbazia di Nonantola al Sistema Benedettino".Per la preparazione e lo svolgimento delle varie manifestazioni culturali sono state interessate 17 province e 21 diocesi d'Italia. E' stata chiesta la collaborazione di tutte le biblioteche, presso le quali si trovano codici di provenienza nonantolana o che appartennero al Monastero di Nonantola; sono stati presi contatti con alcuni tra i più prestigiosi centri monastici dell'Europa.Hanno aderito e sono variamente coinvolti studiosi delle Università di Modena e Reggio Emilia, Bologna, Parma, Verona, Roma (La Sapienza), Pavia, Perugia, Padova, Chieti, Urbino, Venezia, Cassino, Napoli, e del Pontificio Ateneo Sant'Anselmo di Roma.Hanno inoltre collaborato:le Soprintendenze per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico di Modena e Reggio Emilia, la Soprintendenza Archivistica per l'Emilia Romagna, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, la Soprintendenza Archeologica per l'Emilia Romagna, il Centro Storico Benedettino Italiano, il Centro Studi Storici Nonantolani e l'Archeoclub d'Italia Sezione di Nonantola.
Dall'Abbazia di Nonantola al sistema benedettino / Corradini, Elena. - (2002), pp. 1-1.
Dall'Abbazia di Nonantola al sistema benedettino
CORRADINI, Elena
2002
Abstract
Componente del comitato nazionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali "Dall'Abbazia di Nonantola al sistema benedettino".Con decreto del Ministro per i Beni e le Attività Culturali del 7 febbraio 2003 è stato costituito il Comitato Nazionale "Dall'Abbazia di Nonantola al Sistema Benedettino" con il compito di promuovere, preparare ed attuare le manifestazioni e denominate "Monachesimo e Sistema Benedettino, Abbazie, Centro di Cultura e di Civiltà".L'ambizione dei promotori è di inaugurare una rete di contatti tra i grandi monasteri europei, quasi una rete turistica e culturale che, si spera, un giorno possa diventare concreta.Dietro la visione di Anselmo e dei suoi successori, Nonantola resta caposaldo di una rete internazionale di monasteri e di legami politici con l'Impero e con il Papato. Per questo motivo, le celebrazioni dell'Abbazia di Nonantola vogliono sottolineare un senso diverso e, se vogliamo, più profondo del concetto di "Europa". L'intento delle celebrazioni del 2003 è quindi di far conoscere e di mettere in luce, sotto vari aspetti e in modo scientifico e documentario, il ruolo e l'importanza dell'Abbazia di Nonantola nel contesto nazionale ed europeo, soprattutto nel periodo del suo massimo splendore, e la presenza e l'azione dei monaci benedettini in Emilia Romagna, ai quali siamo in qualche modo tuttora debitori.Per queste celebrazioni è stato istituito un Comitato Nazionale "Dall'Abbazia di Nonantola al Sistema Benedettino".Per la preparazione e lo svolgimento delle varie manifestazioni culturali sono state interessate 17 province e 21 diocesi d'Italia. E' stata chiesta la collaborazione di tutte le biblioteche, presso le quali si trovano codici di provenienza nonantolana o che appartennero al Monastero di Nonantola; sono stati presi contatti con alcuni tra i più prestigiosi centri monastici dell'Europa.Hanno aderito e sono variamente coinvolti studiosi delle Università di Modena e Reggio Emilia, Bologna, Parma, Verona, Roma (La Sapienza), Pavia, Perugia, Padova, Chieti, Urbino, Venezia, Cassino, Napoli, e del Pontificio Ateneo Sant'Anselmo di Roma.Hanno inoltre collaborato:le Soprintendenze per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico di Modena e Reggio Emilia, la Soprintendenza Archivistica per l'Emilia Romagna, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, la Soprintendenza Archeologica per l'Emilia Romagna, il Centro Storico Benedettino Italiano, il Centro Studi Storici Nonantolani e l'Archeoclub d'Italia Sezione di Nonantola.Pubblicazioni consigliate
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