Il gioco può essere individuato come procedura metodologica seria e impegnativa ma anche coinvolgente nell’ambito di una strategia comunicativa che non veda i ragazzi solo o prevalentemente come “destinatari” dell’azione didattica ma come partners.Attraverso il gioco può essere valorizzato il patrimonio cognitivo posseduto dai ragazzi e che, una volta problematizzato, può essere fatto evolvere in maniera articolata e può essere arricchito rendendo i ragazzi stessi protagonisti di una ricerca affascinante di confronti col passato e col presente. Occorre sfruttare la curiosità per trasformarla in cauta e profonda indagine.Con l’aiuto del museo l’insegnante concorre fattivamente a un unico grande progetto di formazione della persona, calibrato sui valori specifici della comprensione del patrimonio culturale, dell’educazione della visione, della creatività, e su quelli trasversali legati al senso civico, al rispetto dei diritti umani e delle diverse culture. Dell’autonomia e del senso civico.
Modena gioca la storia. Musei, storie, giochi / Corradini, Elena. - ELETTRONICO. - (2009), pp. 1-30.
Data di pubblicazione: | 2009 |
Titolo: | Modena gioca la storia. Musei, storie, giochi |
Autore/i: | Corradini, Elena |
Autore/i UNIMORE: | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11380/745465 |
Tipologia | Altro |
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