E’ stato ipotizzato che il pathway delle kinurenine abbia un ruolo importante nel morbo di Huntington, una patologia neurodegenerativa causata dall’espansione del tratto di poliglutamina della proteina huntingtina. Durante la fase iniziale della patologia, i livelli cerebrali di due metaboliti della via delle kinurenine, l’acido chinolinico e il suo precursore la 3-idrossi chinurenina sono risultati elevati. Inoltre in uno studio clinico è stato dimostrato che il trattamento con acido eicosapentenoico aveva effetti benefici sulla corea e sui sintomi motori.Lo scopo della ricerca è stato quello di valutare gli effetti della supplementazione di acidi grassi della serie omega 3 nell’Huntington studiando in particolare il pathway delle kinurenine.Topi transgenici con morbo di Huntington (R6/2 - HD) e topi wild-type (WT) sono stati alimentati cronicamente per un mese con olio di oliva (utilizzato come controllo) e con olio dietetico costituito da un’associazione di olio di lino, ricco in acido linolenico (ALA), olio di girasole e olio di pesce ricco in acido eicosapentenoico (EPA) e docosaesanoico (DHA).Nel cervello è stato determinato un significativo aumento (p<0,05) dei livelli di ALA, EPA e DHA nel topo WT trattato con olio dietetico rispetto al corrispondente trattato col olio di oliva: lo stesso andamento è stato determinato nel topo HD trattato con olio dietetico con un aumento significativo in EPA e DHA (p<0,01). Non è stata determinata nessuna variazione nel livelli di acido linoleico e di acido arachidonico né nei topi WT né in quelli HD. Nei topi HD è stato determinato un minore livello di DHA (p<0,01) e un maggiore livello di acido arachidonico (p<0,01) rispetto ai topi WT. Il profilo degli acidi grassi nel tessuto adiposo riflette quello cerebrale mentre nel fegato è stato misurato un aumento significativo di EPA e DHA sia nel topo WT che nel topo HD dopo trattamento cronico con olio dietetico. EPA e DHA sono maggiori nel topo HD (p<0,001) al WT (p<0,05).Per quanto riguarda gli esperimenti sul pathway delle kinurenine, l’3H-kinurenina è stata iniettata nello striato e si sono misurati i metaboliti prodotti mediante analisi HPLC. Non è stata determinata alcuna variazione nelle concentrazioni di acido chinurenico, acido chinolinico e 3-idrossi chinurenina.Concludendo il trattamento dietetico con olio arricchito in acidi grassi delle serie omega 3 ha mostrato benefici nella patologia di Huntington.
EFFETTI DELLA SUPPLEMENTAZIONE DIETETICA CON OLIO DI LINO SULLA SINTESI DELLE KINURENINE IN ANIMALI CON IL MORBO DI HUNTINGTON / Avallone, Rossella; Rustichelli, Cecilia; M. F., Notarangelo; Campioli, Enrico. - STAMPA. - 1:(2010), pp. 55-55. (Intervento presentato al convegno Qualità e Tipicità degli Alimenti Mediterranei: Alimentazione e Salute tenutosi a Marsala nel 20-24 Settembre 2010).
EFFETTI DELLA SUPPLEMENTAZIONE DIETETICA CON OLIO DI LINO SULLA SINTESI DELLE KINURENINE IN ANIMALI CON IL MORBO DI HUNTINGTON.
AVALLONE, Rossella;RUSTICHELLI, Cecilia;CAMPIOLI, Enrico
2010
Abstract
E’ stato ipotizzato che il pathway delle kinurenine abbia un ruolo importante nel morbo di Huntington, una patologia neurodegenerativa causata dall’espansione del tratto di poliglutamina della proteina huntingtina. Durante la fase iniziale della patologia, i livelli cerebrali di due metaboliti della via delle kinurenine, l’acido chinolinico e il suo precursore la 3-idrossi chinurenina sono risultati elevati. Inoltre in uno studio clinico è stato dimostrato che il trattamento con acido eicosapentenoico aveva effetti benefici sulla corea e sui sintomi motori.Lo scopo della ricerca è stato quello di valutare gli effetti della supplementazione di acidi grassi della serie omega 3 nell’Huntington studiando in particolare il pathway delle kinurenine.Topi transgenici con morbo di Huntington (R6/2 - HD) e topi wild-type (WT) sono stati alimentati cronicamente per un mese con olio di oliva (utilizzato come controllo) e con olio dietetico costituito da un’associazione di olio di lino, ricco in acido linolenico (ALA), olio di girasole e olio di pesce ricco in acido eicosapentenoico (EPA) e docosaesanoico (DHA).Nel cervello è stato determinato un significativo aumento (p<0,05) dei livelli di ALA, EPA e DHA nel topo WT trattato con olio dietetico rispetto al corrispondente trattato col olio di oliva: lo stesso andamento è stato determinato nel topo HD trattato con olio dietetico con un aumento significativo in EPA e DHA (p<0,01). Non è stata determinata nessuna variazione nel livelli di acido linoleico e di acido arachidonico né nei topi WT né in quelli HD. Nei topi HD è stato determinato un minore livello di DHA (p<0,01) e un maggiore livello di acido arachidonico (p<0,01) rispetto ai topi WT. Il profilo degli acidi grassi nel tessuto adiposo riflette quello cerebrale mentre nel fegato è stato misurato un aumento significativo di EPA e DHA sia nel topo WT che nel topo HD dopo trattamento cronico con olio dietetico. EPA e DHA sono maggiori nel topo HD (p<0,001) al WT (p<0,05).Per quanto riguarda gli esperimenti sul pathway delle kinurenine, l’3H-kinurenina è stata iniettata nello striato e si sono misurati i metaboliti prodotti mediante analisi HPLC. Non è stata determinata alcuna variazione nelle concentrazioni di acido chinurenico, acido chinolinico e 3-idrossi chinurenina.Concludendo il trattamento dietetico con olio arricchito in acidi grassi delle serie omega 3 ha mostrato benefici nella patologia di Huntington.Pubblicazioni consigliate
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