In un’epoca in cui si discute sempre di più di pari opportunità di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, i non numerosi anche se importanti recenti studi sul tema sempre più attuale della paternità sottolineano in particolare diversi aspetti. Fra questi, la dimensione stereotipata dei ruoli di cura che non contempla un congedo di paternità come diritto proprio del padre e la necessità di rimodulare in Italia tratti di legislazione che nascondono forme discriminatorie. Muovendo dal diritto del lavoro si è sviluppata su un terreno ampiamente interdisciplinare la ricerca e la riflessione su come raccordare la paternità al lavoro. Altri studi hanno analizzato le trasformazioni recenti della famiglia, con particolare riferimento alla paternità e al contributo degli uomini alla cura dei figli, in un’ottica soprattutto a carattere descrittivo ed esplorativo.In queste analisi, che paiono aver l’obiettivo di offrire un quadro complessivo di riflessione finalizzata a una nuova comprensione della qualità sociale del welfare familiare, con proposte di linee innovative di ricerca e di valutazione di servizi e interventi, è del tutto assente l’analisi dei fattori che intervengono nella relazione di coppia (uomo-donna, padre-madre) all’interno degli attuali scenari lavorativi e familiari. Si sottolinea pertanto l’importanza di non sottovalutare la rilevanza di questa dimensione, peraltro messa in evidenza da studi e ricerche effettuate soprattutto negli anni ’90: si tratta, infatti, di cogliere la rappresentazione sociale della paternità così come emerge all’interno della relazione di coppia, più in specifico della coppia genitoriale.Con questo contributo si intende presentare una riflessione sui dilemmi connessi alla conciliazione lavoro-famiglia in coppie genitoriali con bambini piccoli, focalizzando l’attenzione sugli aspetto che concorrono a caratterizzare l’interdipendenza di coppia. Un “luogo” di interazione, questo, dove l’insieme delle visioni, dei valori, degli atteggiamenti, delle immagini, delle aspettative e dei desideri dei due partner, carichi di valenza emotiva, si incontrano e si definiscono reciprocamente e in modo interdipendente. L’obiettivo di affrontare al meglio la realtà quotidiana e le diverse esigenze che la caratterizzano si scontra, tuttavia, con una realtà caratterizzata, in Italia, da disparità tra uomini e donne e dal permanere di una cultura che, a trent’anni dall’inizio dei processi di femminilizzazione del mercato del lavoro, fatica ancora a riconoscere il mutato ruolo della donna in seno alla famiglia e alla società e che è ancora lontana da una realizzazione del principio delle pari opportunità. Inoltre, se da una parte sembra farsi strada negli uomini una profonda volontà di ridefinizione di sé in quanto padri, un desiderio reale di essere più vicini ai propri figli e alla famiglia, dall’altra questa volontà si scontra con pesanti eredità del passato non ancora del tutto superate e genera profili di paternità sovrapposti e alle volte contradditori. Da questo punto di vista anche la figura femminile, pur in maniera meno evidente, sembra caratterizzata ancora da alcune ambivalenze, in particolare in riferimento all’ambito familiare e genitoriale.

Conciliare lavoro e famiglia: quale il ruolo dell'interdipendenza di coppia nelle pratiche comportamentali dei padri nella cura dei figli? / Giovannini, Dino. - STAMPA. - 1:(2008), pp. 15-16. (Intervento presentato al convegno VII Convegno Nazionale della Societa' Italiana di Psicologia di Comunita'. tenutosi a Firenze nel 25-27 Settembre 2008).

Conciliare lavoro e famiglia: quale il ruolo dell'interdipendenza di coppia nelle pratiche comportamentali dei padri nella cura dei figli?

GIOVANNINI, Dino
2008

Abstract

In un’epoca in cui si discute sempre di più di pari opportunità di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, i non numerosi anche se importanti recenti studi sul tema sempre più attuale della paternità sottolineano in particolare diversi aspetti. Fra questi, la dimensione stereotipata dei ruoli di cura che non contempla un congedo di paternità come diritto proprio del padre e la necessità di rimodulare in Italia tratti di legislazione che nascondono forme discriminatorie. Muovendo dal diritto del lavoro si è sviluppata su un terreno ampiamente interdisciplinare la ricerca e la riflessione su come raccordare la paternità al lavoro. Altri studi hanno analizzato le trasformazioni recenti della famiglia, con particolare riferimento alla paternità e al contributo degli uomini alla cura dei figli, in un’ottica soprattutto a carattere descrittivo ed esplorativo.In queste analisi, che paiono aver l’obiettivo di offrire un quadro complessivo di riflessione finalizzata a una nuova comprensione della qualità sociale del welfare familiare, con proposte di linee innovative di ricerca e di valutazione di servizi e interventi, è del tutto assente l’analisi dei fattori che intervengono nella relazione di coppia (uomo-donna, padre-madre) all’interno degli attuali scenari lavorativi e familiari. Si sottolinea pertanto l’importanza di non sottovalutare la rilevanza di questa dimensione, peraltro messa in evidenza da studi e ricerche effettuate soprattutto negli anni ’90: si tratta, infatti, di cogliere la rappresentazione sociale della paternità così come emerge all’interno della relazione di coppia, più in specifico della coppia genitoriale.Con questo contributo si intende presentare una riflessione sui dilemmi connessi alla conciliazione lavoro-famiglia in coppie genitoriali con bambini piccoli, focalizzando l’attenzione sugli aspetto che concorrono a caratterizzare l’interdipendenza di coppia. Un “luogo” di interazione, questo, dove l’insieme delle visioni, dei valori, degli atteggiamenti, delle immagini, delle aspettative e dei desideri dei due partner, carichi di valenza emotiva, si incontrano e si definiscono reciprocamente e in modo interdipendente. L’obiettivo di affrontare al meglio la realtà quotidiana e le diverse esigenze che la caratterizzano si scontra, tuttavia, con una realtà caratterizzata, in Italia, da disparità tra uomini e donne e dal permanere di una cultura che, a trent’anni dall’inizio dei processi di femminilizzazione del mercato del lavoro, fatica ancora a riconoscere il mutato ruolo della donna in seno alla famiglia e alla società e che è ancora lontana da una realizzazione del principio delle pari opportunità. Inoltre, se da una parte sembra farsi strada negli uomini una profonda volontà di ridefinizione di sé in quanto padri, un desiderio reale di essere più vicini ai propri figli e alla famiglia, dall’altra questa volontà si scontra con pesanti eredità del passato non ancora del tutto superate e genera profili di paternità sovrapposti e alle volte contradditori. Da questo punto di vista anche la figura femminile, pur in maniera meno evidente, sembra caratterizzata ancora da alcune ambivalenze, in particolare in riferimento all’ambito familiare e genitoriale.
2008
VII Convegno Nazionale della Societa' Italiana di Psicologia di Comunita'.
Firenze
25-27 Settembre 2008
Giovannini, Dino
Conciliare lavoro e famiglia: quale il ruolo dell'interdipendenza di coppia nelle pratiche comportamentali dei padri nella cura dei figli? / Giovannini, Dino. - STAMPA. - 1:(2008), pp. 15-16. (Intervento presentato al convegno VII Convegno Nazionale della Societa' Italiana di Psicologia di Comunita'. tenutosi a Firenze nel 25-27 Settembre 2008).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/646474
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