Secondo l’ipotesi del contatto, l’incontro cooperativo tra membri di gruppi diversi dovrebbe migliorare le relazioni intergruppi (Allport, 1954). Pochi studi, tuttavia, hanno indagato gli effetti del contatto sull’autostima personale. E’ possibile, infatti, che incontrare persone appartenenti a gruppi diversi dal proprio migliori non solo gli atteggiamenti nei loro confronti, ma anche l’immagine di sé. Ciò dovrebbe essere vero soprattutto in adolescenti, il cui senso di sé non è ancora pienamente formato. Per verificare tale ipotesi, si sono condotti due studi con adolescenti italiani che praticavano sport a contatto con coetanei immigrati. Nel primo, si sono considerati maschi che giocavano in squadre di calcio; nel secondo, femmine iscritte a società di pallavolo. Lo strumento utilizzato era un questionario. I risultati hanno indicato che, come previsto, il contatto migliorava gli atteggiamenti intergruppi e incrementava l’autostima personale. Tuttavia, i processi alla base di tali effetti erano diversi. In particolare, il contatto migliorava gli atteggiamenti nei confronti degli immigrati aumentando l’orientamento positivo nei loro confronti. L’effetto sull’autostima era invece mediato dal clima di squadra. In altre parole, il contatto migliorava il clima di cooperazione interno alla squadra e tale clima, a sua volta, era responsabile dell’aumento dell’autostima dei partecipanti.
Sport e contatto intergruppi / Vezzali, Loris; Giovannini, Dino. - STAMPA. - 1:(2009), pp. 201-201. (Intervento presentato al convegno IX Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale dell’Associazione Italiana Psicologia tenutosi a Cagliari, Italia nel 21-23Settembre, 2009).
Sport e contatto intergruppi
VEZZALI, Loris;GIOVANNINI, Dino
2009
Abstract
Secondo l’ipotesi del contatto, l’incontro cooperativo tra membri di gruppi diversi dovrebbe migliorare le relazioni intergruppi (Allport, 1954). Pochi studi, tuttavia, hanno indagato gli effetti del contatto sull’autostima personale. E’ possibile, infatti, che incontrare persone appartenenti a gruppi diversi dal proprio migliori non solo gli atteggiamenti nei loro confronti, ma anche l’immagine di sé. Ciò dovrebbe essere vero soprattutto in adolescenti, il cui senso di sé non è ancora pienamente formato. Per verificare tale ipotesi, si sono condotti due studi con adolescenti italiani che praticavano sport a contatto con coetanei immigrati. Nel primo, si sono considerati maschi che giocavano in squadre di calcio; nel secondo, femmine iscritte a società di pallavolo. Lo strumento utilizzato era un questionario. I risultati hanno indicato che, come previsto, il contatto migliorava gli atteggiamenti intergruppi e incrementava l’autostima personale. Tuttavia, i processi alla base di tali effetti erano diversi. In particolare, il contatto migliorava gli atteggiamenti nei confronti degli immigrati aumentando l’orientamento positivo nei loro confronti. L’effetto sull’autostima era invece mediato dal clima di squadra. In altre parole, il contatto migliorava il clima di cooperazione interno alla squadra e tale clima, a sua volta, era responsabile dell’aumento dell’autostima dei partecipanti.Pubblicazioni consigliate
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