La letteratura per l’infanzia è un vasto mare che porta a tanti approdi: dai classici testi per l’infanzia si arriva ai cartoni animati e ai videogiochi. Per meglio orientarsi, si parte dalla fiaba che, narrata o letta, rimane sedimentata nel destinatario anche in età adulta: struttura originaria della narratività umana, essa è uno specchio del viaggio della vita. Per comprenderla meglio, ci affidiamo a Hans Christian Andersen, che trasfigura in una dimensione fantastica la vita quotidiana: dopo duecento anni, la sua capacità magica di animare aghi e soldatini rimane un faro per chiunque abbia a cuore l'immaginario del mondo infantile.Il testo propone poi un’avventura nei Libri della Giungla di Rudyard Kipling, con Mowgli, il “cucciolo d’uomo” che diventa signore della giungla, e le sue storie, delle quali lo scautismo ha attinto per costruire lo sfondo integratore del mondo dei Lupetti.Con Esopo si perviene invece alla riscoperta della favola, forma narrativa antica e ora poco coltivata, sia come produzione letteraria sia come strumento educativo. Trattando di Pinocchio, si cerca di superare il luogo comune del suo percorso da burattino monello a bravo bambino, mettendo in evidenza angoscianti assenze educative. Con Roald Dahl, infine, autore più evocato che letto (e recentemente, solo visto al cinema), la letteratura per l’infanzia diventa strumento per mettere a nudo un mondo adulto incapace di essere soggetto intenzionalmente educante.Il testo invita quindi ad un viaggio che approda ad autori e testi di diverse epoche, importanti per l’infanzia e per la sua letteratura, per riscoprire il piacere di naufragare, da adulti, in questo mare.
Letteratura per l'infanzia. Teorie pedagogiche e pratiche testuali / Barbieri, Nicola. - STAMPA. - (2008), pp. 1-360.
Letteratura per l'infanzia. Teorie pedagogiche e pratiche testuali
BARBIERI, Nicola
2008
Abstract
La letteratura per l’infanzia è un vasto mare che porta a tanti approdi: dai classici testi per l’infanzia si arriva ai cartoni animati e ai videogiochi. Per meglio orientarsi, si parte dalla fiaba che, narrata o letta, rimane sedimentata nel destinatario anche in età adulta: struttura originaria della narratività umana, essa è uno specchio del viaggio della vita. Per comprenderla meglio, ci affidiamo a Hans Christian Andersen, che trasfigura in una dimensione fantastica la vita quotidiana: dopo duecento anni, la sua capacità magica di animare aghi e soldatini rimane un faro per chiunque abbia a cuore l'immaginario del mondo infantile.Il testo propone poi un’avventura nei Libri della Giungla di Rudyard Kipling, con Mowgli, il “cucciolo d’uomo” che diventa signore della giungla, e le sue storie, delle quali lo scautismo ha attinto per costruire lo sfondo integratore del mondo dei Lupetti.Con Esopo si perviene invece alla riscoperta della favola, forma narrativa antica e ora poco coltivata, sia come produzione letteraria sia come strumento educativo. Trattando di Pinocchio, si cerca di superare il luogo comune del suo percorso da burattino monello a bravo bambino, mettendo in evidenza angoscianti assenze educative. Con Roald Dahl, infine, autore più evocato che letto (e recentemente, solo visto al cinema), la letteratura per l’infanzia diventa strumento per mettere a nudo un mondo adulto incapace di essere soggetto intenzionalmente educante.Il testo invita quindi ad un viaggio che approda ad autori e testi di diverse epoche, importanti per l’infanzia e per la sua letteratura, per riscoprire il piacere di naufragare, da adulti, in questo mare.File | Dimensione | Formato | |
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