La nosemiasi è una malattia delle api adulte provocata dai microsporidi Nosema apis e Nosema ceranae. Quest’ultimo è stato recentemente identificato su Apis mellifera oltre che su Apis ceranae, ed è ritenuto da alcuni ricercatori come un fattore importante nell’incremento delle mortalità delle api registrato negli ultimi anni in molte parti del mondo. L’unico prodotto curativo efficace è l’antibiotico fumagillina, il cui uso però non è consentito in molti paesi, inclusa l’Italia, e pone comunque il problema di residui nei prodotti dell’alveare e di reinfezioni. Il presente lavoro rappresenta il seguito di una indagine circa il potenziale utilizzo nel controllo della nosemiasi di alcuni prodotti di origine naturale, di cui in precedenza erano state controllate in prove di laboratorio l’efficacia nell’inibizione dello sviluppo di Nosema ceranae e la mancanza di tossicità nei confronti delle api. In seguito a risultati promettenti sono stati selezionati alcuni prodotti da utilizzare per prove di campo: il timolo ed un prodotto commerciale contenente acido acetilsalicilico, che sono stati somministrati alle colonie (10 per tesi) insieme a uno sciroppo zuccherino durante le nutrizioni primaverili, per 2 stagioni successive. I livelli d’infezione delle colonie sottoposte alla prova sono stati stimati in campioni di api di età nota, marcate alla nascita e prelevate dall’alveare dopo due settimane. Davanti agli alveari trattati sono state poste le gabbie “underbasket” di raccolta api morte, per valutare eventuali effetti tossici dei prodotti sulle api. Inoltre nel corso della stagione sono stati registrati i parametri relativi allo sviluppo delle famiglie. I risultati non hanno evidenziato nel primo anno differenze significative nei livelli d’infezione, nello sviluppo delle famiglie, nella mortalità delle api, benché gli alveari trattati con il prodotto commerciale avessero la metà del numero di spore rispetto al gruppo di controllo. Nell’anno successivo invece è stata evidenziata una differenza significativa nei decrementi dei livelli d’infezione: nel gruppo trattato con timolo il numero di spore è dimezzato mentre nel gruppo di controllo è aumentato.

Possibilità di controllo del parassita intestinale delle api (Apis mellifera) provocata da Nosema ceranae / C., Costa; M., Lodesani; F., Leonardi; Maistrello, Lara. - STAMPA. - -:(2009), pp. 101-101. (Intervento presentato al convegno XXII Congresso Nazionale Italiano di Entomologia tenutosi a Ancona nel 15-18 giugno 2009).

Possibilità di controllo del parassita intestinale delle api (Apis mellifera) provocata da Nosema ceranae.

MAISTRELLO, Lara
2009

Abstract

La nosemiasi è una malattia delle api adulte provocata dai microsporidi Nosema apis e Nosema ceranae. Quest’ultimo è stato recentemente identificato su Apis mellifera oltre che su Apis ceranae, ed è ritenuto da alcuni ricercatori come un fattore importante nell’incremento delle mortalità delle api registrato negli ultimi anni in molte parti del mondo. L’unico prodotto curativo efficace è l’antibiotico fumagillina, il cui uso però non è consentito in molti paesi, inclusa l’Italia, e pone comunque il problema di residui nei prodotti dell’alveare e di reinfezioni. Il presente lavoro rappresenta il seguito di una indagine circa il potenziale utilizzo nel controllo della nosemiasi di alcuni prodotti di origine naturale, di cui in precedenza erano state controllate in prove di laboratorio l’efficacia nell’inibizione dello sviluppo di Nosema ceranae e la mancanza di tossicità nei confronti delle api. In seguito a risultati promettenti sono stati selezionati alcuni prodotti da utilizzare per prove di campo: il timolo ed un prodotto commerciale contenente acido acetilsalicilico, che sono stati somministrati alle colonie (10 per tesi) insieme a uno sciroppo zuccherino durante le nutrizioni primaverili, per 2 stagioni successive. I livelli d’infezione delle colonie sottoposte alla prova sono stati stimati in campioni di api di età nota, marcate alla nascita e prelevate dall’alveare dopo due settimane. Davanti agli alveari trattati sono state poste le gabbie “underbasket” di raccolta api morte, per valutare eventuali effetti tossici dei prodotti sulle api. Inoltre nel corso della stagione sono stati registrati i parametri relativi allo sviluppo delle famiglie. I risultati non hanno evidenziato nel primo anno differenze significative nei livelli d’infezione, nello sviluppo delle famiglie, nella mortalità delle api, benché gli alveari trattati con il prodotto commerciale avessero la metà del numero di spore rispetto al gruppo di controllo. Nell’anno successivo invece è stata evidenziata una differenza significativa nei decrementi dei livelli d’infezione: nel gruppo trattato con timolo il numero di spore è dimezzato mentre nel gruppo di controllo è aumentato.
2009
XXII Congresso Nazionale Italiano di Entomologia
Ancona
15-18 giugno 2009
C., Costa; M., Lodesani; F., Leonardi; Maistrello, Lara
Possibilità di controllo del parassita intestinale delle api (Apis mellifera) provocata da Nosema ceranae / C., Costa; M., Lodesani; F., Leonardi; Maistrello, Lara. - STAMPA. - -:(2009), pp. 101-101. (Intervento presentato al convegno XXII Congresso Nazionale Italiano di Entomologia tenutosi a Ancona nel 15-18 giugno 2009).
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