Il manoscritto cartaceo D/XI/20 a firma di Francesco Pinelli è una miscellanea di indicazioni per vari tipi di operazioni: contiene ricette tra le quali alcune sono indicate come copiate da qualche testo precedente. Le dimensioni sono di 175 x 140 mm. Pur essendo del primo Settecento, appare interessante in quanto contiene la descrizione di numerose modalità di esecuzione di dorature e argentature, di tempere di metalli, di saldature, di preparazione di smalti, specchi, colle, vernici e leghe. Sono da rilevare anche ricette per la preparazione di alcuni colori, inchiostri, sali, acquaforte. Un piccolo trattato di alchimia ad opera di un medico di nome Giovanni Filomani e inserito interamente riportando il linguaggio usuale della materia di quel tempo. Vengono ricordati tra l’altro Raimondo e Arnaldo che sono chiaramente da identificarsi in Raimondo Lullo e Arnaldo di Villanova, due celebri alchimisti. Un terzo nome riportato, Elmoncio, sembra quello di van Helmonth (1577-1644), lo scopritore dell’acido cloridrico, alchimista e medico.Numerosi simboli per gli elementi, metalli e composti sono rappresentati e riassunti in una tavola alla fine del testo che prende tre pagine successive (vedi foto sotto). Vengono citati anche tre termini di origine alchemica: devenec che può raffrontarsi al duhenec o duenech dei testi alchemici (G. Testi, Dizionario di Alchimia e di Chimica Antiquaria, Ed. Mediterranee Roma 1980), azoqueh, mercurio e alchaesth, preparato a base di mercurio.
Libro di Vari Secreti / Baraldi, Cecilia; Baraldi, Pietro; F., Paccagnella. - ELETTRONICO. - (2008).
Libro di Vari Secreti
BARALDI, Cecilia;BARALDI, Pietro;
2008
Abstract
Il manoscritto cartaceo D/XI/20 a firma di Francesco Pinelli è una miscellanea di indicazioni per vari tipi di operazioni: contiene ricette tra le quali alcune sono indicate come copiate da qualche testo precedente. Le dimensioni sono di 175 x 140 mm. Pur essendo del primo Settecento, appare interessante in quanto contiene la descrizione di numerose modalità di esecuzione di dorature e argentature, di tempere di metalli, di saldature, di preparazione di smalti, specchi, colle, vernici e leghe. Sono da rilevare anche ricette per la preparazione di alcuni colori, inchiostri, sali, acquaforte. Un piccolo trattato di alchimia ad opera di un medico di nome Giovanni Filomani e inserito interamente riportando il linguaggio usuale della materia di quel tempo. Vengono ricordati tra l’altro Raimondo e Arnaldo che sono chiaramente da identificarsi in Raimondo Lullo e Arnaldo di Villanova, due celebri alchimisti. Un terzo nome riportato, Elmoncio, sembra quello di van Helmonth (1577-1644), lo scopritore dell’acido cloridrico, alchimista e medico.Numerosi simboli per gli elementi, metalli e composti sono rappresentati e riassunti in una tavola alla fine del testo che prende tre pagine successive (vedi foto sotto). Vengono citati anche tre termini di origine alchemica: devenec che può raffrontarsi al duhenec o duenech dei testi alchemici (G. Testi, Dizionario di Alchimia e di Chimica Antiquaria, Ed. Mediterranee Roma 1980), azoqueh, mercurio e alchaesth, preparato a base di mercurio.Pubblicazioni consigliate
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