Premesse: Nel plasma l’omocisteina (Hcy) circola in forma libera e (per la maggior parte, circa il 70-80% del totale) legata alle proteine (Pb-Hcy). E’ ormai accettato il ruolo pro-aterogeno di moderatamente elevati livelli plasmatici di omocisteina; meno definita è la relazione esistente fra omocisteina e metabolismo lipidico, sebbene una relazione fra livelli di omocisteina (dotata di attività pro-ossidante) e ossidazione delle lipoproteine sia stata riportata da diversi autori.Scopo: valutare l’esistenza di un legame fra Hcy e lipoproteine (LP-Hcy) in vivo e la possibile influenza del differente contenuto apolipoproteico in tale legame.Materiali e metodi: 34 soggetti sani (età media 54 ± 8, 18 donne) sono stati sottoposti a determinazione del contenuto plasmatico delle principali lipoproteine (ultracentrifugazione sequenziale) e del loro corrispondente contenuto apoproteico (Apo A-I, apo A-II, apo C-II, apo C-III, apo-B, apo (a) e apo E) (immunoturbidimetria) e a dosaggio (HPLC con metodica fluorimetrica) dell’Hcy legata alle diverse frazioni lipoproteiche; inoltre, dieci soggetti sono stati sottoposti a carico orale con metionina (100 mg/kg in 200 cc di the), allo scopo di valutare variazioni “dinamiche” nel legame Pb-Hcy e LP-Hcy in seguito all’induzione di iperomocisteinemia (HHcy).Risultati: la quota di Hcy circolante legata a proteine (9.22 ± 1.7 mol/L) è risultata il 78% del totale (11.8 ± 1.8 mol/L). La distribuzione della quota di Hcy legata fra le diverse frazioni proteiche ottenute con ultracentrifugazione sequenziale è risultata la seguente (mol/L): VLDL= 0.25±0.08 (2.7%); LDL= 0.88± 0.22 (9.5%); HDL= 1.4 ± 0.36 (15.2%), Frazione plasmatica proteica senza lipoproteine (LPDS): 6.7± 1.2 (72.6%). Il rapporto fra Hcy legata e contenuto proteico di ciascuna frazione (mol Hcy / g di proteina) è risultato: VLDL =0.32± 0.19, LDL=0.43±0.37, HDL=0.26±0.18, LPDS <0.1: ciò suggerisce una maggiore capacità legante l’Hcy da parte di VLDL e LDL. Il dato è confermato dai risultati della prova “dinamica”: in corso di HHcy indotta da carico con metionina, l’aumento percentuale del contenuto in Hcy è risultato nettamente superiore nelle frazioni LDL e VLDL (rispettivamente del 90% e del 76% rispetto al contenuto di partenza) che in quelle HDL e LPDS (36% e 31%, rispettivamente). Il legame LP-Hcy correla in modo significativo, sia in condizioni basali che dopo carico con metionina con il contenuto in apo-B delle VLDL e delle LDL e di Apo A-I nelle HDL. Ciò può dipendere dalla peculiare struttura primaria di tali apoproteine (ricche di residui laterali liberi di cisteina e lisina, siti di legame preferenziale dell’omocisteina).Conclusioni: Una frazione significativa dell’omocisteina circola nel plasma legata a lipoproteine (circa il 27% della quota legata a proteine); fra queste le VLDL e le LDL mostrano la maggiore capacità legante per l’Hcy, probabilmente in relazione al loro contenuto in apo-B, proteina ricca in residui laterali sulfidrilici liberi e residui di lisina , possibili punti di reazione con gruppo sulfidrilico libero dell’Hcy.

Rilevanza del diverso contenuto apolipoproteico nel legame dell’omocisteina alle lipoproteine / Ventura, Paolo; Panini, Rossana; M. C., Rosa; E., Gaetti; Salvioli, Gianfranco. - STAMPA. - 1:(2003), pp. 29-29. (Intervento presentato al convegno Ricerca e sviluppo della Medicina Interna tenutosi a Modena nel 23 settembre 2003).

Rilevanza del diverso contenuto apolipoproteico nel legame dell’omocisteina alle lipoproteine

VENTURA, Paolo;PANINI, Rossana;SALVIOLI, Gianfranco
2003

Abstract

Premesse: Nel plasma l’omocisteina (Hcy) circola in forma libera e (per la maggior parte, circa il 70-80% del totale) legata alle proteine (Pb-Hcy). E’ ormai accettato il ruolo pro-aterogeno di moderatamente elevati livelli plasmatici di omocisteina; meno definita è la relazione esistente fra omocisteina e metabolismo lipidico, sebbene una relazione fra livelli di omocisteina (dotata di attività pro-ossidante) e ossidazione delle lipoproteine sia stata riportata da diversi autori.Scopo: valutare l’esistenza di un legame fra Hcy e lipoproteine (LP-Hcy) in vivo e la possibile influenza del differente contenuto apolipoproteico in tale legame.Materiali e metodi: 34 soggetti sani (età media 54 ± 8, 18 donne) sono stati sottoposti a determinazione del contenuto plasmatico delle principali lipoproteine (ultracentrifugazione sequenziale) e del loro corrispondente contenuto apoproteico (Apo A-I, apo A-II, apo C-II, apo C-III, apo-B, apo (a) e apo E) (immunoturbidimetria) e a dosaggio (HPLC con metodica fluorimetrica) dell’Hcy legata alle diverse frazioni lipoproteiche; inoltre, dieci soggetti sono stati sottoposti a carico orale con metionina (100 mg/kg in 200 cc di the), allo scopo di valutare variazioni “dinamiche” nel legame Pb-Hcy e LP-Hcy in seguito all’induzione di iperomocisteinemia (HHcy).Risultati: la quota di Hcy circolante legata a proteine (9.22 ± 1.7 mol/L) è risultata il 78% del totale (11.8 ± 1.8 mol/L). La distribuzione della quota di Hcy legata fra le diverse frazioni proteiche ottenute con ultracentrifugazione sequenziale è risultata la seguente (mol/L): VLDL= 0.25±0.08 (2.7%); LDL= 0.88± 0.22 (9.5%); HDL= 1.4 ± 0.36 (15.2%), Frazione plasmatica proteica senza lipoproteine (LPDS): 6.7± 1.2 (72.6%). Il rapporto fra Hcy legata e contenuto proteico di ciascuna frazione (mol Hcy / g di proteina) è risultato: VLDL =0.32± 0.19, LDL=0.43±0.37, HDL=0.26±0.18, LPDS <0.1: ciò suggerisce una maggiore capacità legante l’Hcy da parte di VLDL e LDL. Il dato è confermato dai risultati della prova “dinamica”: in corso di HHcy indotta da carico con metionina, l’aumento percentuale del contenuto in Hcy è risultato nettamente superiore nelle frazioni LDL e VLDL (rispettivamente del 90% e del 76% rispetto al contenuto di partenza) che in quelle HDL e LPDS (36% e 31%, rispettivamente). Il legame LP-Hcy correla in modo significativo, sia in condizioni basali che dopo carico con metionina con il contenuto in apo-B delle VLDL e delle LDL e di Apo A-I nelle HDL. Ciò può dipendere dalla peculiare struttura primaria di tali apoproteine (ricche di residui laterali liberi di cisteina e lisina, siti di legame preferenziale dell’omocisteina).Conclusioni: Una frazione significativa dell’omocisteina circola nel plasma legata a lipoproteine (circa il 27% della quota legata a proteine); fra queste le VLDL e le LDL mostrano la maggiore capacità legante per l’Hcy, probabilmente in relazione al loro contenuto in apo-B, proteina ricca in residui laterali sulfidrilici liberi e residui di lisina , possibili punti di reazione con gruppo sulfidrilico libero dell’Hcy.
2003
Ricerca e sviluppo della Medicina Interna
Modena
23 settembre 2003
Ventura, Paolo; Panini, Rossana; M. C., Rosa; E., Gaetti; Salvioli, Gianfranco
Rilevanza del diverso contenuto apolipoproteico nel legame dell’omocisteina alle lipoproteine / Ventura, Paolo; Panini, Rossana; M. C., Rosa; E., Gaetti; Salvioli, Gianfranco. - STAMPA. - 1:(2003), pp. 29-29. (Intervento presentato al convegno Ricerca e sviluppo della Medicina Interna tenutosi a Modena nel 23 settembre 2003).
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