Studio della fotodegradazione di un complesso PABA/alginato per la formulazione di filtri solari

Grande attenzione è stata rivolta di recente agli effetti biologici a carico della cute da parte delle radiazioni solari. La tendenza da parte della popolazione ad un’eccessiva esposizione alla luce solare unitamente ad una maggiore conoscenza degli effetti nocivi derivanti ha portato ad un aumento dell’uso di prodotti contenenti differenti filtri solari, ad un crescente interesse nello studio della loro attività fotoprotettiva e alla necessità di ridurne gli effetti collaterali. E’ noto infatti che l’instabilità fotochimica di alcuni filtri solari può comportare una diminuita efficacia d’azione e la formazione di prodotti di degradazione fototossici. L’acido p-amino benzoico (PABA) rappresenta uno dei filtri solari maggiormente impiegati. Nonostante la mancanza di un parere univoco, è stato riportato che il PABA, per esposizione prolungata alla luce solare, si decompone con la formazione di fotoprodotti potenzialmente dannosi (1-3).Poiché le variazioni fotochimiche del PABA coinvolgerebbero il gruppo aminico, il presente studio è stato rivolto al tentativo di diminuire la fotoinstabilità del PABA mediante la formazione di un complesso con un polisaccaride di natura polianionica quale il sodio alginato (4). Mediante determinazioni del comportamento reologico basato sulla valutazione dell’effetto elettroviscoso tipico dei polielettroliti, è stata dimostrata la formazione di un complesso di natura elettrostatica tra il PABA e il sodio alginato in soluzione acquosa. La fotostabilità del complesso PABA/alginato è stata studiata esponendo i campioni a luce solare simulata e analizzandoli a tempi prefissati mediante spettrofotometria UV e TLC. La valutazione dello “shift” del massimo di assorbimento e dei coefficienti di estinzione molare del PABA in complesso con l’alginato rispetto a quelli del PABA come tale potrebbe indicare un effetto positivo della reazione di complessazione sulla fotostabilità e sulla capacità filtrante. Conformemente, lo studio cromatografico sembra dimostrare che il complesso ottenuto presenti una maggior stabilità all’azione della luce solare rispetto al PABA.