Perché "dare parole al dolore"? Se la concezione normale della vita è quella di provare a stare bene al mondo, realizzarsi, sperimentare la gioia e perseguire il benessere, queste dimensioni si conquistano nel corso di un'intera esistenza, anche incontrando il dolore, che è parte importante della realizzazione della vita emotiva di ognuno.Non si tratta solo del dolore fisico ma della difficoltà di vivere il quotidiano che tocca spesso anche i bambini. Da qui: ansia, paura, stress. Disturbi difficili da comprendere.Il dolore è una dimensione esistenziale che nella vita raggiunge tutti, ma i bambini sono troppo piccoli per prendere su se stessi, consapevolmente, la sofferenza e la difficoltà di vivere. L'infanzia ha troppa poca esperienza di sé e del mondo per affrontare da sola il dolore, per comprenderlo, elaborarlo, accettarlo e condividerlo, ed infine farlo diventare parte della propria storia, connotata anche dalla competenza a reggere la sofferenza.Questo libro raccoglie gli atti di un Convegno Nazionale organizzato dall'Assessorato all'Istruzione e alle Politiche per l'Infanzia, Autonomia Scolastica e Rapporti con l'Università del Comune di Modena, finalizzato all'elaborazione di una dimensione culturale e di un'azione educativa da parte delle figure che, in famiglia e nelle istituzioni, sono a contatto con il dolore dei bambini, in particolare le donne. Perché è quasi sempre delle donne - madri, educatrici, insegnanti, infermiere, ecc. - la cura del dolore e delle sofferenze dei bambini.Il tema del dolore nell'infanzia viene affrontato attraverso discipline diverse - pedagogia, psicologia, filosofia, ecc. - al fine di promuovere un possibile sostegno per coloro che, a vario titolo, si occupano dei bambini aiutandoli ad elaborare percorsi di accettazione positiva/superamento/ricomposizione delle loro esperienze di vita.
Diamo parole al dolore. La percezione del disagio e della difficoltà nella vita quotidiana delle bambine e dei bambini / Pini, Luigi Alberto; L., Restuccia Saitta. - STAMPA. - (2006), pp. 0-240.
Diamo parole al dolore. La percezione del disagio e della difficoltà nella vita quotidiana delle bambine e dei bambini
PINI, Luigi Alberto;
2006
Abstract
Perché "dare parole al dolore"? Se la concezione normale della vita è quella di provare a stare bene al mondo, realizzarsi, sperimentare la gioia e perseguire il benessere, queste dimensioni si conquistano nel corso di un'intera esistenza, anche incontrando il dolore, che è parte importante della realizzazione della vita emotiva di ognuno.Non si tratta solo del dolore fisico ma della difficoltà di vivere il quotidiano che tocca spesso anche i bambini. Da qui: ansia, paura, stress. Disturbi difficili da comprendere.Il dolore è una dimensione esistenziale che nella vita raggiunge tutti, ma i bambini sono troppo piccoli per prendere su se stessi, consapevolmente, la sofferenza e la difficoltà di vivere. L'infanzia ha troppa poca esperienza di sé e del mondo per affrontare da sola il dolore, per comprenderlo, elaborarlo, accettarlo e condividerlo, ed infine farlo diventare parte della propria storia, connotata anche dalla competenza a reggere la sofferenza.Questo libro raccoglie gli atti di un Convegno Nazionale organizzato dall'Assessorato all'Istruzione e alle Politiche per l'Infanzia, Autonomia Scolastica e Rapporti con l'Università del Comune di Modena, finalizzato all'elaborazione di una dimensione culturale e di un'azione educativa da parte delle figure che, in famiglia e nelle istituzioni, sono a contatto con il dolore dei bambini, in particolare le donne. Perché è quasi sempre delle donne - madri, educatrici, insegnanti, infermiere, ecc. - la cura del dolore e delle sofferenze dei bambini.Il tema del dolore nell'infanzia viene affrontato attraverso discipline diverse - pedagogia, psicologia, filosofia, ecc. - al fine di promuovere un possibile sostegno per coloro che, a vario titolo, si occupano dei bambini aiutandoli ad elaborare percorsi di accettazione positiva/superamento/ricomposizione delle loro esperienze di vita.Pubblicazioni consigliate
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