Gli studi molecolari hanno portato ad attribuire i tardigradi agli Ecdysozoa e confermato sia la loro appartenenza ai Panarthropoda, che la loro suddivisione in ordini. Ancora assai limitato è invece l’utilizzo della biologia molecolare per discriminare le loro specie. Numerosi sono, infatti, i ritrovamenti di tardigradi attribuibili alla medesima morfospecie, ma distinti in popolazioni unisessuate e bisessuate, spesso diverse anche per grado di ploidia. Le indagini condotte finora non hanno però consentito di stabilire con certezza se tra queste popolazioni vi fosse o meno flusso genico. Utilizzando come marcatore una sequenza di 640 bp del gene mitocondriale COI, sono state confrontate popolazioni riferibili all’eutardigrado Macrobiotus richtersi con diversa provenienza geografica (Modena e Trento) e verificate le loro modalità riproduttive. In entrambe le province sono state rinvenute, in località distinte, sia popolazioni anfimittiche (diploidi) che partenogenetiche telitoche (triploidi e ameiotiche). L’analisi delle sequenze ha rilevato notevole somiglianza nell’aplotipo delle popolazioni partenogenetiche, pur se geograficamente distanti, e forti differenze tra queste e le anfimittiche. Queste sono coerenti con quanto da noi già riscontrato tra popolazioni anfimittiche e partenogenetiche di un’altra morfospecie (Richtersius coronifer) utilizzando allozimi. La costanza e l’ampiezza delle differenze nell’aplotipo evidenziano che non c’è flusso genico tra le popolazioni e che siamo in presenza di specie criptiche. Data l’esistenza di numerose morfospecie di tardigradi con più modalità riproduttive, il loro studio a livello molecolare, associato a quello della loro distribuzione geografica, dovrebbero portare nuova luce sulla microevoluzione all’interno del phylum e, più in generale, sui microinvertebrati caratterizzati da forte dispersione passiva.

Approccio molecolare, modalità riproduttive e specie criptiche nei tardigradi / Bertolani, Roberto; Guidetti, Roberto; Cesari, Michele; Altiero, Tiziana; Rebecchi, Lorena. - STAMPA. - volume unico:(2007), pp. 25-25. (Intervento presentato al convegno 68° Congresso Nazionale Unione Zoologica Italiana tenutosi a Lecce nel 24-27 Srttrmbre 2007).

Approccio molecolare, modalità riproduttive e specie criptiche nei tardigradi.

BERTOLANI, Roberto;GUIDETTI, Roberto;CESARI, Michele;ALTIERO, Tiziana;REBECCHI, Lorena
2007

Abstract

Gli studi molecolari hanno portato ad attribuire i tardigradi agli Ecdysozoa e confermato sia la loro appartenenza ai Panarthropoda, che la loro suddivisione in ordini. Ancora assai limitato è invece l’utilizzo della biologia molecolare per discriminare le loro specie. Numerosi sono, infatti, i ritrovamenti di tardigradi attribuibili alla medesima morfospecie, ma distinti in popolazioni unisessuate e bisessuate, spesso diverse anche per grado di ploidia. Le indagini condotte finora non hanno però consentito di stabilire con certezza se tra queste popolazioni vi fosse o meno flusso genico. Utilizzando come marcatore una sequenza di 640 bp del gene mitocondriale COI, sono state confrontate popolazioni riferibili all’eutardigrado Macrobiotus richtersi con diversa provenienza geografica (Modena e Trento) e verificate le loro modalità riproduttive. In entrambe le province sono state rinvenute, in località distinte, sia popolazioni anfimittiche (diploidi) che partenogenetiche telitoche (triploidi e ameiotiche). L’analisi delle sequenze ha rilevato notevole somiglianza nell’aplotipo delle popolazioni partenogenetiche, pur se geograficamente distanti, e forti differenze tra queste e le anfimittiche. Queste sono coerenti con quanto da noi già riscontrato tra popolazioni anfimittiche e partenogenetiche di un’altra morfospecie (Richtersius coronifer) utilizzando allozimi. La costanza e l’ampiezza delle differenze nell’aplotipo evidenziano che non c’è flusso genico tra le popolazioni e che siamo in presenza di specie criptiche. Data l’esistenza di numerose morfospecie di tardigradi con più modalità riproduttive, il loro studio a livello molecolare, associato a quello della loro distribuzione geografica, dovrebbero portare nuova luce sulla microevoluzione all’interno del phylum e, più in generale, sui microinvertebrati caratterizzati da forte dispersione passiva.
2007
68° Congresso Nazionale Unione Zoologica Italiana
Lecce
24-27 Srttrmbre 2007
Bertolani, Roberto; Guidetti, Roberto; Cesari, Michele; Altiero, Tiziana; Rebecchi, Lorena
Approccio molecolare, modalità riproduttive e specie criptiche nei tardigradi / Bertolani, Roberto; Guidetti, Roberto; Cesari, Michele; Altiero, Tiziana; Rebecchi, Lorena. - STAMPA. - volume unico:(2007), pp. 25-25. (Intervento presentato al convegno 68° Congresso Nazionale Unione Zoologica Italiana tenutosi a Lecce nel 24-27 Srttrmbre 2007).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/596825
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