Un complesso intervento di restauro ha restituito la chiesa di San Vincenzo, voluta nel Seicento dai Chierici Regolari Teatini, non solo a Modena e ai modenesi ma a tutti coloro che vorranno ripercorrere un suggestivo itinerario tra raffinatezza ed eleganti sinuosità delle espressioni artistiche seicentesche e austere raffigurazioni ottocentesche che introducono il visitatore alla singolare e suggestiva cappella mortuaria estense annessa alla chiesa.Qui il visitatore è circondato dalla memoria dei duchi d'Este, dalle loro consorti e dei loro figli che con i loro nomi e le loro presenze ricordano due secoli e mezzo di storia cittadina, da quando Modena, con Francesco I, era capitale del ducato estense fino alla Restaurazione con l'arciduca Francesco IV d'Austria-Este. Tuttavia anche il frequentatore meno attento è avvolto dalla suggestione di un luogo singolare, sacro e funerario, evocatore di memorie lontane e non può fare a meno di ripercorrere con lo sguardo nomi e date che si riferiscono a tempi ormai lontani.
La chiesa di San Vincenzo a Modena. Ecclesia Divi Vincentii / Corradini, Elena; E., Garzillo; G., Polidori. - STAMPA. - (2001), pp. 8-319.
La chiesa di San Vincenzo a Modena. Ecclesia Divi Vincentii
CORRADINI, Elena;
2001
Abstract
Un complesso intervento di restauro ha restituito la chiesa di San Vincenzo, voluta nel Seicento dai Chierici Regolari Teatini, non solo a Modena e ai modenesi ma a tutti coloro che vorranno ripercorrere un suggestivo itinerario tra raffinatezza ed eleganti sinuosità delle espressioni artistiche seicentesche e austere raffigurazioni ottocentesche che introducono il visitatore alla singolare e suggestiva cappella mortuaria estense annessa alla chiesa.Qui il visitatore è circondato dalla memoria dei duchi d'Este, dalle loro consorti e dei loro figli che con i loro nomi e le loro presenze ricordano due secoli e mezzo di storia cittadina, da quando Modena, con Francesco I, era capitale del ducato estense fino alla Restaurazione con l'arciduca Francesco IV d'Austria-Este. Tuttavia anche il frequentatore meno attento è avvolto dalla suggestione di un luogo singolare, sacro e funerario, evocatore di memorie lontane e non può fare a meno di ripercorrere con lo sguardo nomi e date che si riferiscono a tempi ormai lontani.Pubblicazioni consigliate
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