Il volume tratta, sotto l’ottica del diritto costituzionale, il problema della copertura finanziaria delle leggi e delle tecniche e procedure utilizzate per quantificare in concreto la spesa implicata dall’atto normativo. In particolare, opera si apre con l’analisi delle principali questioni interpretative poste dalla disposizione di cui all’art. 81, comma 4, Cost. e delle soluzioni fornite tanto dalla dottrina quanto dalla giurisprudenza costituzionale. Vengono poi esaminati gli istituti introdotti dal legislatore per dare attuazione al precetto costituzionale, e, in particolare, viene analizzato il c. d. “ciclo della quantificazione”, ovvero quel complesso normativo che si propone di regolare la prima fase di attuazione dell’obbligo costituzionale, consistente, appunto, nella quantificazione degli oneri discendenti dal provvedimento legislativo. Tale procedimento viene seguito anzitutto nella sua fase intragovernativa, in cui vi è un intervento, in chiave dialettica, tanto dell’organo collegiale quanto dei singoli Ministri interessati alla spesa e del Ministro dell’economia, e nella successiva fase parlamentare, ove un ruolo di primo piano è assunto, grazie alle previsioni dei regolamenti parlamentari, dalle commissioni bilancio e dagli apparati burocratici da esse dipendenti. Vengono poi prese in considerazione la fase integrativa dell’efficacia, ove un ruolo importante può essere svolto dal Capo dello Stato, e la fase successiva all’entrata in vigore della legge, laddove entrano in gioco i controlli della Corte dei conti, le procedure di monitoraggio sugli andamenti delle spese e le procedure di blocco della spesa, sulle quali sono avanzate censure di illegittimità costituzionale. Segue poi una seconda parte del volume, ove sono suggerite due strade per migliorare la procedura di quantificazione, ovvero: a) il potenziamento delle strutture burocratiche parlamentari a servizio delle commissioni bilancio, guardando al modello statunitense del Congressional Budget Office; b) il ruolo della giustizia costituzionale e l’apporto che il giudice delle leggi potrebbe dare al miglioramento della quantificazione, se, grazie ad una maggiore facilità di accesso al giudizio da parte della Corte dei conti, potesse essere chiamato più frequentemente ad annullare le leggi che recano un vulnus all’art. 81 Cost. a causa della sottovalutazione delle spese da esse recate. L’indagine si conclude con alcune considerazioni sul problema del rapporto tra tecnica legislativa e politica in riferimento all’esigenza di una corretta quantificazione degli oneri e sui possibili rimedi per evitare che il decisore politico possa ignorare il giudizio dei tecnici senza incorrere in sanzioni di alcun tipo.
La quantificazione degli oneri finanziari delle leggi tra Governo, Parlamento e Corte costituzionale / Scagliarini, Simone. - STAMPA. - (2006), pp. 1-296.
La quantificazione degli oneri finanziari delle leggi tra Governo, Parlamento e Corte costituzionale
SCAGLIARINI, Simone
2006
Abstract
Il volume tratta, sotto l’ottica del diritto costituzionale, il problema della copertura finanziaria delle leggi e delle tecniche e procedure utilizzate per quantificare in concreto la spesa implicata dall’atto normativo. In particolare, opera si apre con l’analisi delle principali questioni interpretative poste dalla disposizione di cui all’art. 81, comma 4, Cost. e delle soluzioni fornite tanto dalla dottrina quanto dalla giurisprudenza costituzionale. Vengono poi esaminati gli istituti introdotti dal legislatore per dare attuazione al precetto costituzionale, e, in particolare, viene analizzato il c. d. “ciclo della quantificazione”, ovvero quel complesso normativo che si propone di regolare la prima fase di attuazione dell’obbligo costituzionale, consistente, appunto, nella quantificazione degli oneri discendenti dal provvedimento legislativo. Tale procedimento viene seguito anzitutto nella sua fase intragovernativa, in cui vi è un intervento, in chiave dialettica, tanto dell’organo collegiale quanto dei singoli Ministri interessati alla spesa e del Ministro dell’economia, e nella successiva fase parlamentare, ove un ruolo di primo piano è assunto, grazie alle previsioni dei regolamenti parlamentari, dalle commissioni bilancio e dagli apparati burocratici da esse dipendenti. Vengono poi prese in considerazione la fase integrativa dell’efficacia, ove un ruolo importante può essere svolto dal Capo dello Stato, e la fase successiva all’entrata in vigore della legge, laddove entrano in gioco i controlli della Corte dei conti, le procedure di monitoraggio sugli andamenti delle spese e le procedure di blocco della spesa, sulle quali sono avanzate censure di illegittimità costituzionale. Segue poi una seconda parte del volume, ove sono suggerite due strade per migliorare la procedura di quantificazione, ovvero: a) il potenziamento delle strutture burocratiche parlamentari a servizio delle commissioni bilancio, guardando al modello statunitense del Congressional Budget Office; b) il ruolo della giustizia costituzionale e l’apporto che il giudice delle leggi potrebbe dare al miglioramento della quantificazione, se, grazie ad una maggiore facilità di accesso al giudizio da parte della Corte dei conti, potesse essere chiamato più frequentemente ad annullare le leggi che recano un vulnus all’art. 81 Cost. a causa della sottovalutazione delle spese da esse recate. L’indagine si conclude con alcune considerazioni sul problema del rapporto tra tecnica legislativa e politica in riferimento all’esigenza di una corretta quantificazione degli oneri e sui possibili rimedi per evitare che il decisore politico possa ignorare il giudizio dei tecnici senza incorrere in sanzioni di alcun tipo.File | Dimensione | Formato | |
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