PREMESSAcapitolo ILA PECULIARITÀ DEL CASO ESTENSE: ORIGINI E PREMESSE1. Giustizia e arbitrio principesco: le origini2. La creazione del Consiglio di Giustizia3. L’introduzione della Segnatura4. La svolta del 1598: giuristi e istituzioni in cerca d’identitàcapitolo IIGIUDICARE NON È CONSIGLIARE1. La Segnatura come organo “proprio” del principe2. Dopo la devoluzione: un consiglio di “comedianti”3. Doppia vita o vite parallele? capitolo IIISUPPLICHE DI GRAZIA, SUPPLICHE DI GIUSTIZIA: QUALIFICAZIONE GIURIDICA E AMBITI DI COMPETENZA1. “Supplicationes, praeces, litterae”: la sollecitazione dell’intervento principesco2. Grazia e “ius dispensandi”3. Criteri di individuazione: un tentativo4. “Sola facti veritate inspecta”5. Gli ordini del 1619capitolo IVTRA DISCREZIONALITÀ “GRAZIOSA” E GIUSTIZIA1. Grazia o giustizia?2. Gli “affari criminali”3. Il controverso ambito degli abusi feudali4. Dispense processuali5. Dispense fedecommissarie6. Dispense in materia contrattuale7. Altre dispense e provvedimenti di varia natura 8. L’interpretazione “autentica”capitolo VLA “GIUSTIZIA” DEL DUCA1. Potestà giudicante e giurisdizione ordinaria2. L’iter processuale3. La cognizione del Consiglio di Giustizia 4. Incontestabilità della giustizia ducale5. «... che fa reiudicata e legge»: il problema della revisionecapitolo VIGIUSTIZIA DI CITTÀ, GIUSTIZIA DI PRINCIPE: IL DILEMMA DELLE TERZE ISTANZE1. Appelli e terze istanze: gli statuti delle “capitali”2. Giurisdizione ordinaria e giurisdizione delegata: i termini di un dilemma3. Una voce dissonante4. Centro e periferia: un doppio livello ordinamentale
La favola dei Centauri. “Grazia” e “giustizia” nel contributo dei giuristi estensi di primo Seicento / Tavilla, Carmelo Elio. - STAMPA. - (2002), pp. VII-265.
La favola dei Centauri. “Grazia” e “giustizia” nel contributo dei giuristi estensi di primo Seicento
TAVILLA, Carmelo Elio
2002
Abstract
PREMESSAcapitolo ILA PECULIARITÀ DEL CASO ESTENSE: ORIGINI E PREMESSE1. Giustizia e arbitrio principesco: le origini2. La creazione del Consiglio di Giustizia3. L’introduzione della Segnatura4. La svolta del 1598: giuristi e istituzioni in cerca d’identitàcapitolo IIGIUDICARE NON È CONSIGLIARE1. La Segnatura come organo “proprio” del principe2. Dopo la devoluzione: un consiglio di “comedianti”3. Doppia vita o vite parallele? capitolo IIISUPPLICHE DI GRAZIA, SUPPLICHE DI GIUSTIZIA: QUALIFICAZIONE GIURIDICA E AMBITI DI COMPETENZA1. “Supplicationes, praeces, litterae”: la sollecitazione dell’intervento principesco2. Grazia e “ius dispensandi”3. Criteri di individuazione: un tentativo4. “Sola facti veritate inspecta”5. Gli ordini del 1619capitolo IVTRA DISCREZIONALITÀ “GRAZIOSA” E GIUSTIZIA1. Grazia o giustizia?2. Gli “affari criminali”3. Il controverso ambito degli abusi feudali4. Dispense processuali5. Dispense fedecommissarie6. Dispense in materia contrattuale7. Altre dispense e provvedimenti di varia natura 8. L’interpretazione “autentica”capitolo VLA “GIUSTIZIA” DEL DUCA1. Potestà giudicante e giurisdizione ordinaria2. L’iter processuale3. La cognizione del Consiglio di Giustizia 4. Incontestabilità della giustizia ducale5. «... che fa reiudicata e legge»: il problema della revisionecapitolo VIGIUSTIZIA DI CITTÀ, GIUSTIZIA DI PRINCIPE: IL DILEMMA DELLE TERZE ISTANZE1. Appelli e terze istanze: gli statuti delle “capitali”2. Giurisdizione ordinaria e giurisdizione delegata: i termini di un dilemma3. Una voce dissonante4. Centro e periferia: un doppio livello ordinamentalePubblicazioni consigliate
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