L'EQUILIBRIO E LA GUERRA DELLA NATURA. DALLA TEOLOGIA NATURALE AL DARWINISMO

L'opera prende in esame il periodo che va grosso modo dalla fine del Seicento alla prima guerra mondiale. Esami aspetti della teologia naturale e delle forme sei-settecentesche di teodicea, specialmente in relazione al tema del male fisico e dell'equilibrio "ecologico" attraverso la distruzione. Si dimostra come argomenti tipici della teologia naturale, o comunque intesi a giustificare la presenza del male fisico, siano stati presenti negli scritti di filosofi, scienziati e letterati fino a ben oltre la diffusione delle teorie darwiniane. Tali argomenti e modi di pensare, anzi, influenzarono la ricezione del darwinismo, causando spesso fraintendimenti e distorsioni, sia in coloro che lo accettavano sia in coloro che lo rifiutavano. Due capitoli sono dedicati alla ricostruzione della genesi della teoria darwiniana, con particolare attenzione ai temi della "guerra della natura" e dell'equilibrio ecologico, alla polisemia del concetto di lotta per la vita, al concetto di caso, all'atteggiamento di Darwin di fronte al problema del male. Un capitolo esamina le reazioni di scrittori e poeti alle idee darwiniane. Uno è dedicato a ricostruire la storia dei fraintendimenti subiti dal concetto darwiniano di lotta per la vita nelle mani di biologi e naturalisti, sostenitori e avversari. La tesi generale è che modi di pensare predarwiniani condizionarono pesantemente il modo in cui le idee di Darwin furono ricevute e interpretate. E' fatto ampio uso di fonti manoscritte, in particolare dei manoscritti darwiniani conservati nella University Library di Cambridge.