Dall’evoluzione della rappresentazione scientifica dei dinosauri, alle opere di un artista contemporaneo che scompagina il linguaggio figurativo della scienza per ricostruire un mondo immaginifico. Fondazione AGO inaugura a Modena presso la Palazzina dei Giardini, Naturale Innaturale. Dinosauri e altre creature, una mostra realizzata in collaborazione con MuseOmoRE (Sistema dei Musei e Orto Botanico dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia), l’esposizione è a cura di Veronica Padovani (MuseOmoRE) e Gianlorenzo Chiaraluce, storico dell’arte, ricercatore e curatore. L’esposizione propone un dialogo tra arte e scienza, rappresentato dallo scheletro del dinosauro Allosaurus fragilis e da altri oggetti che sviluppano il percorso, provenienti dalle collezioni MuseOmoRE e dalle opere dell’artista Dario Ghibaudo, ripercorrendo la storia di ciò che sappiamo sui dinosauri dalle prime scoperte ad oggi e come da questo si sia evoluta l’immagine che abbiamo di questi animali. Nell’anno in cui ricorre il duecentesimo anniversario della prima descrizione scientifica di un fossile di dinosauro (Megalosaurus descritto da William Buckland nel 1824), il Sistema dei Musei e Orto Botanico dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (MuseOmoRE), ripresenta al pubblico il suo scheletro di Allosaurus fragilis con una posa coerente con le attuali conoscenze. Lo scheletro dell’Allosauro dialogherà con le opere dell’artista Dario Ghibaudo che, a partire dal 1990, ha creato una grande opera multiforme e multi-situata: il Museo di Storia Innaturale. Egli ha reso questa impresa artistico-darwiniana il principale veicolo della sua produzione artistica, recuperando l’attitudine scientifica tipica della storia naturale ai fini della creazione di un personale museo immaginario con cui riflettere ironicamente sull’universo delle classificazioni della specie, della genetica e sulle mutazioni tra animale, umano e vegetale.
Naturale Innaturale. Dinosauri e altre creature / Padovani, Veronica; Chiaraluce, Gianlorenzo. - (2024).
Naturale Innaturale. Dinosauri e altre creature.
Veronica Padovani;
2024
Abstract
Dall’evoluzione della rappresentazione scientifica dei dinosauri, alle opere di un artista contemporaneo che scompagina il linguaggio figurativo della scienza per ricostruire un mondo immaginifico. Fondazione AGO inaugura a Modena presso la Palazzina dei Giardini, Naturale Innaturale. Dinosauri e altre creature, una mostra realizzata in collaborazione con MuseOmoRE (Sistema dei Musei e Orto Botanico dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia), l’esposizione è a cura di Veronica Padovani (MuseOmoRE) e Gianlorenzo Chiaraluce, storico dell’arte, ricercatore e curatore. L’esposizione propone un dialogo tra arte e scienza, rappresentato dallo scheletro del dinosauro Allosaurus fragilis e da altri oggetti che sviluppano il percorso, provenienti dalle collezioni MuseOmoRE e dalle opere dell’artista Dario Ghibaudo, ripercorrendo la storia di ciò che sappiamo sui dinosauri dalle prime scoperte ad oggi e come da questo si sia evoluta l’immagine che abbiamo di questi animali. Nell’anno in cui ricorre il duecentesimo anniversario della prima descrizione scientifica di un fossile di dinosauro (Megalosaurus descritto da William Buckland nel 1824), il Sistema dei Musei e Orto Botanico dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (MuseOmoRE), ripresenta al pubblico il suo scheletro di Allosaurus fragilis con una posa coerente con le attuali conoscenze. Lo scheletro dell’Allosauro dialogherà con le opere dell’artista Dario Ghibaudo che, a partire dal 1990, ha creato una grande opera multiforme e multi-situata: il Museo di Storia Innaturale. Egli ha reso questa impresa artistico-darwiniana il principale veicolo della sua produzione artistica, recuperando l’attitudine scientifica tipica della storia naturale ai fini della creazione di un personale museo immaginario con cui riflettere ironicamente sull’universo delle classificazioni della specie, della genetica e sulle mutazioni tra animale, umano e vegetale.Pubblicazioni consigliate

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