L’idea che ispira questo libro è che tutto ciò che definiamo cultura sia descrivibile come “una differenza che fa la differenza”. La cultura non è quindi soltanto qualcosa che si ha ma piuttosto qualcosa che si fa, più verbo che sostantivo, il frutto di una costruzione psico-sociale organizzata e condivisa con la funzione di permettere agli individui e ai sistemai sociali di affrontare la complessità del mondo, intesa come totalità inconoscibile in quanto tale. L’interesse di questo libro è rivolto più al “come” che al “cosa” o al “perché”: come la cultura orienta la comunicazione (Cap. 1)? Quali operazioni sono alla base degli orientamenti culturali (Cap. 2)? Quali sono i principali “prodotti” che scaturiscono da queste operazioni (Cap. 3)? In definitiva, come vengono costruite e usate le mappe nel territorio e come i territori vengono conosciuti attraverso le mappe? Come le differenze (culturali) fanno la differenza (sociale), e viceversa? L’obiettivo di questo lavoro non è pertanto quello di costruire l’ennesima tassonomia della cultura oppure fornire un catalogo del pensiero sociologico del passato, quanto invece introdurre ai modi di funzionamento dei processi culturali e della loro osservazione.
LA DIFFERENZA CHE FA LA DIFFERENZA. L’ANALISI DEI PROCESSI CULTURALI / Iervese, Vittorio. - (2024).
LA DIFFERENZA CHE FA LA DIFFERENZA. L’ANALISI DEI PROCESSI CULTURALI
Vittorio Iervese
2024
Abstract
L’idea che ispira questo libro è che tutto ciò che definiamo cultura sia descrivibile come “una differenza che fa la differenza”. La cultura non è quindi soltanto qualcosa che si ha ma piuttosto qualcosa che si fa, più verbo che sostantivo, il frutto di una costruzione psico-sociale organizzata e condivisa con la funzione di permettere agli individui e ai sistemai sociali di affrontare la complessità del mondo, intesa come totalità inconoscibile in quanto tale. L’interesse di questo libro è rivolto più al “come” che al “cosa” o al “perché”: come la cultura orienta la comunicazione (Cap. 1)? Quali operazioni sono alla base degli orientamenti culturali (Cap. 2)? Quali sono i principali “prodotti” che scaturiscono da queste operazioni (Cap. 3)? In definitiva, come vengono costruite e usate le mappe nel territorio e come i territori vengono conosciuti attraverso le mappe? Come le differenze (culturali) fanno la differenza (sociale), e viceversa? L’obiettivo di questo lavoro non è pertanto quello di costruire l’ennesima tassonomia della cultura oppure fornire un catalogo del pensiero sociologico del passato, quanto invece introdurre ai modi di funzionamento dei processi culturali e della loro osservazione.File | Dimensione | Formato | |
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