Oscar Wilde, una voce delle prigioni: Dikaiosyne come valore universale di umanità

“The laws under which I am convicted are wrong and unjust”, partendo da questa citazione autobiografica di Oscar Wilde il presente intervento è volto a indagare l’eterno ritorno del diritto naturale quale giudice e guida di quello positivo nel componimento The Ballad of Reading Gaol (1898). In particolare, attraverso la descrizione dello stato di alienazione a cui i detenuti erano sottoposti, privati dal sistema penale di ogni diritto civile compreso quello al nome e alla dignità, l’autore crea uno spazio di riflessione critica, instillando nella coscienza del lettore, come un moderno Prometeo che tanto richiama il mito narrato da Platone nel Protagora, un’idea universale di Dike, identificabile nell’umana compassione che l’uomo dovrebbe trasfondere nella creazione e nell’applicazione della legge.