Un tempo definita in termini patologici, attingendo dal linguaggio prima medico e poi psichiatrico, la nostalgia è oggi riconosciuta come un sentimento che appartiene alla normalità di ciascuno di noi, non scevro di effetti positivi, che connota il rimpianto agrodolce per luoghi, persone e, soprattutto, periodi della vita. Nell’attuale società multiculturale e globale, la nostalgia è sempre più diffusa e intensa, intrecciandosi coi temi della memoria e del cambiamento a livello personale e collettivo. In modo particolare, di nostalgia sono impregnati i vissuti e i sentimenti dei migranti di prima, ma anche di seconda e terza generazione, così come i reflussi nostalgici rivolti a un mondo antecedente quello attuale, rappresentato nei ricordi come più sereno e sicuro, popolano i pensieri e influenzano i comportamenti di un numero crescente di persone, dando adito a xenofobia, chiusure e nazionalismi. Nostalgia, migrazioni e società multiculturale sono elementi che s’intrecciano e si condizionano reciprocamente, con importanti conseguenze sui processi di integrazione e convivenza. Risulta quindi quanto mai opportuno che anche in Italia le scienze dell’educazione, inserendosi nel panorama interdisciplinare degli studi sulla nostalgia già consolidato in ambito anglosassone, prendano in considerazione i nessi che intercorrono tra le dimensioni della nostalgia, della memoria, del conflitto e della migrazione, per elaborare strumenti teorici e operativi che possano aiutare a intervenire nella prevenzione e nella gestione di situazioni che con sempre maggior frequenza si manifestano in tutta la loro problematicità. È su questo terreno fluttuante, ma denso di significati, che si collocano i temi e le realtà approfondite nel libro, proponendo una riflessione in cui il passato dialoga col presente per gettare solide fondamenta su cui costruire orizzonti futuri, a cavallo tra il qui e l’altrove.
Quello che ci lega. Migrazioni, nostalgie e memoria:implicazioni pedagogiche / Zannoni, Federico. - (2018), pp. 1-143.
Quello che ci lega. Migrazioni, nostalgie e memoria:implicazioni pedagogiche
Zannoni, Federico
2018
Abstract
Un tempo definita in termini patologici, attingendo dal linguaggio prima medico e poi psichiatrico, la nostalgia è oggi riconosciuta come un sentimento che appartiene alla normalità di ciascuno di noi, non scevro di effetti positivi, che connota il rimpianto agrodolce per luoghi, persone e, soprattutto, periodi della vita. Nell’attuale società multiculturale e globale, la nostalgia è sempre più diffusa e intensa, intrecciandosi coi temi della memoria e del cambiamento a livello personale e collettivo. In modo particolare, di nostalgia sono impregnati i vissuti e i sentimenti dei migranti di prima, ma anche di seconda e terza generazione, così come i reflussi nostalgici rivolti a un mondo antecedente quello attuale, rappresentato nei ricordi come più sereno e sicuro, popolano i pensieri e influenzano i comportamenti di un numero crescente di persone, dando adito a xenofobia, chiusure e nazionalismi. Nostalgia, migrazioni e società multiculturale sono elementi che s’intrecciano e si condizionano reciprocamente, con importanti conseguenze sui processi di integrazione e convivenza. Risulta quindi quanto mai opportuno che anche in Italia le scienze dell’educazione, inserendosi nel panorama interdisciplinare degli studi sulla nostalgia già consolidato in ambito anglosassone, prendano in considerazione i nessi che intercorrono tra le dimensioni della nostalgia, della memoria, del conflitto e della migrazione, per elaborare strumenti teorici e operativi che possano aiutare a intervenire nella prevenzione e nella gestione di situazioni che con sempre maggior frequenza si manifestano in tutta la loro problematicità. È su questo terreno fluttuante, ma denso di significati, che si collocano i temi e le realtà approfondite nel libro, proponendo una riflessione in cui il passato dialoga col presente per gettare solide fondamenta su cui costruire orizzonti futuri, a cavallo tra il qui e l’altrove.File | Dimensione | Formato | |
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