Obiettivo del presente contributo è quello di delineare un bilancio della ricca esperienza dei fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua in Italia a venti anni dalla loro istituzione. L’intento non vuole essere per nulla teorico e tanto meno retorico o celebrativo, ma si propone di delineare indicazioni per leggere e inquadrare correttamente le possibili linee evolutive del Fondo For.Te. nei prossimi anni. A questo fine si è cercato di evitare di riproporre l’ennesima fotografia “statica” dei fondi interprofessionali per la formazione continua, tutta centrata, per un verso, sulla puntigliosa ricostruzione del dato normativo di riferimento e, per l’altro verso, sulla valutazione della loro attività mediante il monitoraggio (già realizzato, bene o male, da molti di questi fondi e dalle istituzioni competenti) delle risorse, degli avvisi e della loro implementazione pratica rispetto a imprese e lavoratori. Il traguardo o la prossimità, per molti dei fondi autorizzati, dei primi venti anni di vita e operatività ha suggerito, piuttosto, di prospettare un salto qualitativo nell’analisi e cioè di riflettere sulla concezione dei fondi e sulle loro finalità (dichiarate o presunte) rispetto ai cambiamenti intervenuti sul mercato del lavoro molti dei quali non erano presenti e neppure ipotizzabili al momento della loro costituzione e dell’avvio dei primi piani operativi.
I fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua venti anni dopo. Scenari e prospettive evolutive per il Fondo For.Te / Tiraboschi, Michele. - (2022).
I fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua venti anni dopo. Scenari e prospettive evolutive per il Fondo For.Te.
Tiraboschi, Michele
2022
Abstract
Obiettivo del presente contributo è quello di delineare un bilancio della ricca esperienza dei fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua in Italia a venti anni dalla loro istituzione. L’intento non vuole essere per nulla teorico e tanto meno retorico o celebrativo, ma si propone di delineare indicazioni per leggere e inquadrare correttamente le possibili linee evolutive del Fondo For.Te. nei prossimi anni. A questo fine si è cercato di evitare di riproporre l’ennesima fotografia “statica” dei fondi interprofessionali per la formazione continua, tutta centrata, per un verso, sulla puntigliosa ricostruzione del dato normativo di riferimento e, per l’altro verso, sulla valutazione della loro attività mediante il monitoraggio (già realizzato, bene o male, da molti di questi fondi e dalle istituzioni competenti) delle risorse, degli avvisi e della loro implementazione pratica rispetto a imprese e lavoratori. Il traguardo o la prossimità, per molti dei fondi autorizzati, dei primi venti anni di vita e operatività ha suggerito, piuttosto, di prospettare un salto qualitativo nell’analisi e cioè di riflettere sulla concezione dei fondi e sulle loro finalità (dichiarate o presunte) rispetto ai cambiamenti intervenuti sul mercato del lavoro molti dei quali non erano presenti e neppure ipotizzabili al momento della loro costituzione e dell’avvio dei primi piani operativi.File | Dimensione | Formato | |
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